Evasi0n, una settimana dopo: tutto ciò che c’è da sapere sul jailbreak di iOS 6

Ad una settimana dal lancio di Evasi0n, il tool per il jailbreak di iOS 6.0.x/6.1, andiamo ad analizzare l’impatto che questo programma ha avuto sulla community di appassionati riproponendovi alcuni degli articoli più importanti su Evasi0n pubblicati in questi ultimi sette giorni.

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Non c’è dubbio: Evasi0n è stato il jailbreak più atteso di sempre. A confermarlo, in primis, è stato il numero di download ottenuto solo nei primi dieci minuti dal rilascio del programma (100.000 senza calcolare il downtime del sito subito dopo la pubblicazione dei tool) e in secundis il numero di accessi registrati sui server di Cydia nei quattro giorni successivi al rilascio di Evasi0n (sono più di 7 milioni i dispositivi con iOS 6 jailbroken che hanno utilizzato Evasi0n).

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Oltre ad essere stato un jailbreak attesissimo, quello di iOS 6 è stato anche uno dei jailbreak più riusciti di sempre. Evasi0n è un tool immediato (non è richiesta l’entrata manuale in modalità DFU come accade, invece, con Redsn0w, PwnageTool e Sn0wbreeze) semplice da utilizzare (basta premere un tasto) e anche molto veloce nell’eseguire l’operazione di sblocco. Come già accaduto con Absinthe e Greenpois0n, gli ultimi due tool per il jailbreak prima di Evasi0n, anche il tool degli Evad3rs esegue una prima parte del jailbreak tramite il computer e l’ultima direttamente sul dispositivo. Viene aggiunta un’icona “Jailbreak” alla Home dei dispositivi che, una volta premuta, completa l’operazione di jailbreak.

Tuttavia, come ogni jailbreak che si rispetti, anche la prima release di Evasi0n è stata accompagnata da alcuni bug (in numero decisamente inferiore rispetto a quelli di tutti gli altri tool per il jailbreak rilasciati in passato) che sono comunque stati corretti in pochi giorni (ne approfittiamo per ricordare che potete scaricare l’ultima versione di Evasi0n attualmente disponibile da qui).

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Sfortunatamente, però, trattandosi di un jailbreak che utilizza un exploit di tipo userland – ossia più semplice di un exploit a livello della bootrom – Apple potrebbe facilmente correggere le falle utilizzate da Evasi0n e ostacolare nuovamente il jailbreak con il rilascio di un aggiornamento di iOS. Non a caso, pochi giorni dopo il rilascio del tool per il jailbreak, Apple ha inviato iOS 6.1.1 beta agli sviluppatori dell’iOS Dev Center. Stranamente, però, l’aggiornamento non sembra inficiare il funzionamento di Evasi0n che, come confermato da Pod2G, esegue il jailbreak anche su iOS 6.1.1.

Inoltre, sempre nei giorni che hanno seguito il rilascio di Evasi0n, Apple ha anche aggiornato anche la sua pagina ufficiale relativa alle procedure di jailbreak, tornando a specificare che il jailbreak può essere causa di:

  • Instabilità: crash frequenti e inaspettati del dispositivo, blocco di applicazioni integrate e app terze, perdita di dati;
  • Vulnerabilità: il jailbreak compromette la sicurezza, facilitando i malintenzionati che potrebbero sfruttare tali modifiche per rubare informazioni personali, danneggiare il dispositivo, attaccare la rete wireless o introdurre malware e virus;
  • Durata della batteria abbreviata: il jailbreak e la relativa installazione di tweak non autorizzati comportano uno scarico accelerato della batteria, che di fatto riduce l’autonomia del dispositivo;
  • Problemi a voce e dati: possibili cadute di linea, connessione lenta, geolocalizzazione inesatta;
  • Interruzione di servizi: servizi come Voicemail, Meteo o Borsa possono non funzionare più sul dispositivo. Anche applicazioni terze che utilizzano il servizio di notifiche push di Apple hanno avuto difficoltà con i dispositivi sbloccati. Ancora, servizi push come iCloud ed Exchange potrebbero non sincronizzarsi correttamente con i rispettivi server;
  • Instabilità iOS: alcune modifiche non autorizzate hanno causato datti irreparabili al sistema operativo, che di fatto hanno impedito l’utilizzo del dispositivo fino ad un prossimo aggiornamento di iOS;
  • Garanzia non più valida: il jailbreak invalida la garanzia.

Ovviamente, molte delle note di Apple possono ritenersi “fantasiose” e logicamente volte a tutelare la posizione dell’azienda che da sempre cerca di ostacolare l’esecuzione del jailbreak sulla piattaforma iOS. In particolare, la questione della garanzia dopo il jailbreak è stata ampiamente discussa su iPhoneItalia in questo articolo, mentre i problemi di stabilità sono stati affrontati in questo articolo (parte 1parte 2). Insomma, potete dormire sonni tranquilli anche con un iPhone jailbroken, fidatevi.

Concludendo questo articolo riassuntivo, se non l’avete ancora fatto, vi consigliamo di guardare la nostra video guida al jailbreak untethered di iOS 6/6.1 per capire, nello specifico, quali passaggi sono richiesti per installare Cydia sul vostro iPhone, iPod touch o iPad aggiornato ai firmware in questione. Nonostante la procedura sia piuttosto semplice, per evitare problemi consigliamo ugualmente di seguire i passaggi indicati qui in basso o che potete trovare, in versione testuale, nelle apposite guide al jailbreak con Evasi0n per Windows (clicca qui) o Mac (clicca qui).

Dopo aver eseguito l’operazione di sblocco, invece, vi consigliamo di scoprire i migliori dieci tweak per iOS 6 e iPhone 5 jailbroken da provare subito dopo il jailbreak. Li trovate tutti all’interno di questo nostro video dedicato e pronti sul Cydia Store ad attendervi per il download.

Siete anche voi tra i 7 milioni (and counting…) di utenti che hanno eseguito il jailbreak di iOS 6.x con Evasi0n? State ancora riscontrando problemi dopo gli ultimi aggiornamenti del tool?

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