iPhoneItalia ha avuto il piacere di intervistare Alberto Adorini, Amministratore Delegato di Payleven Italia, una delle principali aziende che lavora sul nostro territorio per amlpiare l’offerta dei pagamenti elettronici tramite smartphone.
payleven è una start up fondata nel Marzo 2012 con i quartieri generali a Berlino e a Londra. payleven è stata fondata da un gruppo di giovani imprenditori: i membri del team provengono da società di pagamenti o di servizi finanziari (incluse sia grandi compagnie come American Express, Travelex e Visa che start up operanti nel campo dei pagamenti), ma anche da società del settore informatico e tecnologico, e della consulenza strategica. La società è guidata dai co-fondatori Rafael Otero, Alston Zecha e il dott. Alexander Zumdieck e al momento conta circa 70 dipendenti.
payleven ha lanciato da poco la nuova soluzione Chip & PIN: piccoli e medi esercenti possono registrarsi su www.payleven.it e ordinare il nuovo dispositivo ad un prezzo speciale di lancio di 49€. Grazie a Chip & PIN, payleven è la prima in Europa ad essere compatibile con tutti i circuiti di carte di credito e debito più utilizzati. Il dispositivo è ufficialmente certificato ad accettare tutte le carte marchiate Visa e V-pay ed inoltre è il primo super-esercente di Visa (c.d. Visa PSP). payleven continua ad avere la certificazione di Mastercard e Maestro. La soluzione di payleven è ottima per le migliaia di piccoli esercenti e imprese presenti in Italia oggi. Queste aziende saranno in grado di accettare i pagamenti con carta di credito o di debito in maniera sicuramente più comoda. payleven è anche la prima società pan-europea che lancia una soluzione Chip & PIN totalmente certificata. La soluzione Chip & PIN utilizza un dispositivo compatto e sicuro che dà la possibilità di inserire il PIN direttamente sulla sua tastiera e si collega allo smartphone o al tablet via Bluetooth. Permette ai suoi clienti di avere una soluzione di pagamenti mobili di prossima generazione. Chip & PIN offre lo stesso livello di sicurezza di un POS tradizionale, grazie alle certificazioni EMV di secondo livello e la certificazione PCI 3.1. Di conseguenza, gli esercenti hanno la massima protezione contro le frodi (cosa non possibile con le soluzioni senza il PIN). Il sistema non comporta alcuna commissione nascosta e nessun canone mensile. Tutto si basa esclusivamente su una commissione sul transato del 2,75% più 19 centesimi per transazione. Utilizzando payleven nessun pagamento è “troppo piccolo”: si possono accettare pagamenti con carta a partire da €1. La soluzione Chip & PIN sarà disponibile in tutti i mercati Europei nei quali è presente payleven incluso Regno Unito, Germania, Italia, Olanda e Polonia ad un prezzo di lancio di €49.
iPhoneItalia ha avuto modo di parlare con Alberto Adorini, Amministratore Delegato di Payleven Italia.
Dott. Adorini, può presentarci in breve il progetto Payleven?
Payleven è una soluzione pensata per piccoli e medi esercenti e titolari di partita IVA che consente di accettare pagamenti tramite carte di credito e bancomat. In pratica, questo sistema si sostituisce al POS tradizionale delle banche. Il nostro scopo non è però quello di sostituirci ai POS tradizionali per chi i POS ce li ha già in negozio, in quanto esiste un mercato sconfinato di possessori di partita IVA o piccoli esercenti che ad oggi, per una serie di motivi, non utilizza il POS tradizionale perchè considerato costoso, ingombrante e poco conveniente per la gestione dell’attività. Proprio per tali motivi, Payleven può essere la soluzione in grado di offrire la possibilità di ricevere pagamenti elettronici a tutte quelle categorie di persone che ad oggi non possono o non vogliono farlo, tramite una struttura che non prevede costi fissi e canoni mensili, nè costi per l’assistenza o minimi di transato: l’unico costo è quello del 2,75% + 19 centesimi di Euro per ogni transazione.
L’obiettivo di Payleven è quello di aumentare il numero di esercenti e partite IVA in grado di accettare pagamenti tramite carte di credito e bancomat. Esistono in Italia circa 3.800.000 piccole e medie imprese, l’infrastruttura economica del nostro paese: molte di queste realtà, ad oggi, non hanno un POS in quanto, contando anche quelli delle grandi catene, i POS tradizionali attivi sono circa 1 milione e mezzo. In pratica c’è un 60% del mercato che è totalmente non penetrato in termini di possibilità di accettare pagamenti con carte di credito e di debito.
Quindi vi rivolgente sia agli esercenti che ai liberi professionisti?
Sì, anche se inizialmente ci stiamo rivolgendo in primis alle attività commerciali, come partite IVA ed esercizi commerciali. Non ci stiamo ancora rivolgendo ai privati, come hanno fatto alcuni competitor soprattutto negli Stati Uniti. Per quanto riguarda i pagamenti, Payleven prevede dei limiti di transato onde evitare qualsiasi tipo di problema. Ad esempio, sarebbe strano vedere una transazione di un tassista pari a 5.000€ per una sola corsa, per cui vengono stabiliti alcuni limiti per ogni singola tipologia di esercente. Tali limiti ci consentono di mantenere al minimo il rischio di frodi.
Può farci un esempio pratico di utilizzo?
Parto con il parlare dei vantaggi: il primo è che l’esercente si può far pagare subito. Non a caso, le categorie più interessate alla nostra soluzione sono quelle degli idraulici, piuttosto che degli elettricisti, i quali hanno capito che gli costa di più perdere un cliente che non paga, perchè magari al momento non ha contanti e chiede di ritornare un altro giorno, piuttosto che non spendere il 2,75% per la transazione di cui intasco subito il denaro. Un’altra applicazione molto palese è quella dei pagamenti in mobilità: esempio pratico, i tassisti. A Milano, in vista dell’Expo 2015, si parla molto di dotare ogni taxi di una postazione POS: essendo il tassista un libero professionista, pagare i 30-40€ di canone mensile sui POS classici non è il massimo, in quanto equivale a un paio di corse tipiche. Invece, in un momento dove il business sta comunque diminuendo e dove anche questi costi possono dare fastidio, la soluzione Payleven può essere quella più semplice ed economica per loro.
Cos’è la soluzione Chip&PIN?
Sviluppata da Payleven, mi piace considerare questa soluzione come il Sacro Graal dei pagamenti elettronici: noi siamo i primi in Europa ad aver completato lo sviluppo di questo tipo di soluzione. Tale sistema prevede l’utilizzo di un apposito dispositivo (lo vedete nell’immagine in alto, è grande quanto un pacchetto di sigarette ndr) che si connette via Bluetooth allo smartphone e, utilizzando un’apposita app gratuita, richiede l’inserimento della carta di credito o di debito. Tale soluzione legge anche il chip della carta e può accettare circa il 90% delle carte attualmente in circolazione: VISA, Mastercard e Maestro. Manca American Express, che sarà probabilmente implementata in futuro.
Che tipo di garanzie offrite in termini di sicurezza?
Payleven è in linea con le attuali soluzioni dei POS, quindi offre il massimo possibile in termini di sicurezza, come dimostrano tutte le certificazioni che abbiamo ottenuto. Tra queste, menziono quelle che garantiscono ogni tipo di transazione e garantiscono che l’esercente non possa in alcun modo manomettere il sistema. Altra soluzione da noi implementata garantisce che, dall’inizio alla fine, tutte le tramsissioni dei dati siano criptate. Questo significa che i dati dei clienti sono trattati in maniera sicura.
Come vede il futuro dei pagamenti mobile?
Bella domanda, ma ci vorrebbe la palla di vetro per rispondere correttamente! Il mio punto di vista è che il mercato è molto vario, dalle soluzioni NFC a quelle di Mobile Wallet, fino ad arrivare quelle di Mobile POS. Per quanto riguarda l’NFC, credo che in Italia, tra 5-10 anni, tutti pagheremo con i telefoni cellulari utilizzando questo sistema. Tale soluzione, che esiste da un decennio, da noi non è ancora decollata. Il motivo è che, per sfruttare questa funzione, bisogna che sia l’esercente che il cliente abbiano i dispositivi adatti: il primo per ricevere il pagamento, il secondo per effettuare la transazione NFC, e questo è un grosso limite, almeno per il momento. Per arrivare a questo livello c’è bisogno di un grado di penetrazione molto alta, dato che gli esercenti non sono incentivati in quanto pochi clienti hanno smartphone con chip NFC, viceversa i clienti non sono incentivati ad acquistare terminali di questo tipo perchè pochi esercenti utilizzano tale sistema di pagamento. In ogni caso, tra qualche anno, una volta che il mercato verrà “educato” all’NFC, questo sistema diverrà realtà anche in Italia. Lo stesso vale per il sistema di Mobile Wallet, soluzioni che cercano di offrire un vantaggio per il cliente finale, come coupon, offerte e così via. Tale sistema prevede l’utilizzo di una carta di credito per effettuare pagamenti, ma come per l’NFC bisogna prima penetrare nel mercato. Ci vorrà qualche anno, ma sia per l’NFC che per il Mobile Wallet presto ci accorgeremo che è più comodo girare con il solo smartphone, piuttosto che con smartphone, portafoglio e carte di credito annesse. Abbiamo poi i mobile POS, che al momento hanno la vita più facile almeno nel breve e medio termine: in questo caso, si utilizza la stessa carta di credito che l’utente utilizzava fino a ieri, e solo l’esercente deve fare uno “sforzo” in più per scegliere questo tipo di POS. Sforzo che non è grande, in quanto prevede l’utilizzo di un dispositivo nuovo che accetti questo tipo di pagamenti.
Payleven e l’NFC, come sarà il futuro?
Probabilmente implementeremo anche questo tipo di pagamenti, ma in Italia al momento bisogna prima capire la volontà degli esercenti e far comprendere loro i vantaggi di un sistema di questo tipo. Noi non sviluppiamo la tecnologia, per cui nel nostro caso non sarà complesso poter aggiornare i nostri POS per renderli compatibili anche con l’NFC. In questo modo, l’esercente in pochi passaggi avrà un POS compatibile sia con i Mobile POS che con la tecnologia NFC.
Può parlarci dei canali di acquisizione di Payleven?
Noi siamo una start up e in Italia essere una start up non è facile. Non è facile reperire finanziamenti e non è facile far crescere un mercato dove vieni ancora visto con una certa diffidenza dall’utente o dall’esercente. Non è un momento di grande ricchezza, per cui se la gente decide di investire su di te significa che ti sta dando grande fiducia. Noi inizialmente abbiamo avuto una forte domanda e ora che il canale dell’online perderà di efficacia per quanto riguarda l’informazione, dovremo trovare canali di distribuzione alternativi. Noi stiamo cercando di instaurare delle partnership con grandi aziende italiane ed europee.
Un saluto a tutti gli utenti di iPhoneItalia!