A poche ore dal rilascio della nuova versione di PurpleSn0w, il DevTeam ha pubblicato un post sul suo blog ufficiale in cui si critica il sistema di sblocco ideato da GeoHot e considerato molto “pericoloso” per l’iPhone.
In pratica il DevTeam afferma che il metodo utilizzato da GeoHot per sbloccare la Baseband è lo stesso utilizzato in passato da programmi come anySim (gli utenti di vecchia data sicuramente lo ricorderanno) e che lo stesso DevTeam aveva preso in considerazione per poi abbandonarlo e sviluppare YellowSno0w e UltraSn0w.
Questo metodo usato con PurpleSn0w va a sovrascrivere arbitrariamente un blocco di memoria di circa 1 Mb. Contando che la Baseband ha in totale circa 8Mb di memoria, o ogni bit è destinato ad essere usato (trannte 485212 bit, ma sono sempre meno di 1 Mb), questo significa che l’area di memoria che utilizza GeoHot può essere corrotta, con conseguenza che anche 1Mb del codice della Baseband può essere quindi corrotta. Quando? Non si sa, potrebbe avvenire dopo un vari riavvii del telefono, o semplicemente con l’uso quotidiano del dispositivo.
I programmi del Devteam, invece, non corrono questo rischio, in quando utilizzano un metodo del tutto diverso.
Anche la scelta di utilizzare la patch per il CommCenter è discutibile, in quanto tali patch di codice Binario sono molto instabili, con conseguenti rischi di crash. L’uso di un deamon, invece, come fa il DevTeam, non comporta un dispendio di batteria elevato ed è molto più sicuro.
Anzi, il team ha provveduto ad aggiornare Ultrasn0w (ora versione 0.9) migliorando la gestione delle risorse e la compatibilità generale.
Trovate il post completo qui.