Lodsys, il noto patent troll che negli ultimi anni ha minacciato di denunciare vari sviluppatori su App Store, ha recentemente risposto ad una lettera in loro difesa inviata dalla compagnia di Cupertino.
Lodsys ha risposto alle dichiarazioni della compagnia californiana in cui vengono difesi gli sviluppatori accusati di violazione. La lettera è datata maggio 2011 e la compagnia avrebbe rimosso alcune porzioni di testo relative agli accordi presi tra Apple e Lodsys per la licenza dei suoi brevetti. Al suo interno sono presenti alcune argomentazioni secondo cui gli sviluppatori non sarebbero coperti dagli accordi di licenza tra Apple e Lodsys e di come proprio il developer program della compagnia californiana limiti pesantemente i suoi rapporti con gli sviluppatori stessi:
In primo luogo dichiarate che “sotto la propria licenza, Apple ha il diritto di offrire questi prodotti e servizi ai propri clienti e partner d’affari che, in cambio, hanno il diritto di usarli.” Ma secondo la nostra revisione delle informazioni disponibili pubblicamente, sembra che Apple smentisca espressamente il fatto che i creatori di app siano dei ‘partner d’affari’.”
Oltre a quanto riportato nella citazione Lodsys risponde, sempre nella lettera, ai sei punti delineati da Apple a difesa degli sviluppatori, ritenuti del tutto esenti dal coinvolgimento in problemi relativi alla licenza di prodotti o servizi. Quest’ultimi sarebbero infatti unicamente responsabili per i rischi legali relativi alle loro app. Nonostante siano passati quasi due anni la vicenda non è ancora stata risolta e Lodys continua tutt’oggi a contattare developer per ottenere la licenza delle sue tecnologie; alcuni degli sviluppatori più piccoli avrebbero addirittura ritenuto più conveniente pagare la licenza con una parte delle proprie entrate piuttosto che contrastare le richieste dell’azienda.
Fonte: 9to5Mac