Quando ci imbattiamo in un sequel di gioco, solitamente, ci aspettiamo un prodotto con meccaniche pressoché identiche al predecessore e l’aggiunta di qualche nuovo elemento. Gravity Guy 2, sorprendentemente, cambia completamente le meccaniche del predecessore e nonostante il titolo contenga ancora quel “gravity”, in questo sequel non dovremo più cambiare la gravità. Vediamo un po’ di che si tratta.
I sequel di gioco seguono spesso, e a grandi linee, il concetto sviluppato dal precedente episodio. Gravity Guy 2, pur rimanendo un endless runner game, muta completamente le meccaniche. Difatti, non saremo più chiamati ad invertire la gravita e, conseguentemente, a scambiare alto e basso in continuazione, bensì ci troveremo a saltare in modo più tradizionale tra le varie piattaforme. Se da questo punto di vista l’azione di gioco sembrerebbe scorrere in modo più canonico, così non è. Difatti, oltre al salto, potremo controllare anche l’elevazione di tutte le piattaforme, che si innalzeranno come elevatori al tocco dell’apposito pulsante virtuale posizionato sulla parte destra dello schermo.
Coordinare il salto del personaggio con l’elevazione delle piattaforme di gioco non è impresa semplice ed anzi inizialmente saremo completamente spiazzati dal compiere queste due azioni in perfetta sincronia. Difatti, non potremo utilizzare solo il salto, e il salto doppio per passare da una piattaforma all’altra, perché l’altezza di alcune di queste ci obbligherà a sollevare letteralmente il pavimento sotto i nostri piedi.
Al di là di questa differenza con il passato, e con gli altri esponenti del genere, Gravity Guy 2 presenta tutte le caratteristiche di un tradizionale endless runner game. Il nostro obiettivo sarà quello di resistere il più a lungo possibile e macinare quanti più metri senza morire. Ovviamente non mancano i collezionabili e le monetine da raccogliere lungo il cammino, così come presenti risultano essere gli intralci e gli elementi di disturbo, come bombe, mine e raggi laser da evitare.
La grafica di gioco è stata leggermente rivista rispetto al predecessore con un affinamento dei modelli poligonali e di tutte le superfici. Anche se il titolo appare privo di sbavature, Miniclip è riuscita a rendere il prodotto compatibile anche sui dispositivi più datati. Anche su un iPad di prima generazione, ad esempio, Gravity Guy 2 scorre fluido e senza alcun lag. I personaggi tra cui scegliere sono in tutto sette, anche se ovviamente dovremo sbloccarli a suon di quattrini. Presenti anche le solite missioni tra un tentativo e l’altro, che servono a variare l’azione di gioco e a dare scopi aggiuntivi all’utente.
Il titolo ha un costo di 0,89€ e il consiglio è quello di scaricarlo se amate il genere. Se non avete testato il primo capitolo potreste recuperare anche quello, considerando che presenta meccaniche differenti da questo secondo episodio. Insomma, non si tratta assolutamente di doppioni.
PRO
- Formula di gioco rinnovata rispetto al precedente episodio
Contro
- E’ pur sempre il classico runner endless