È con un filo di nostalgia che mi accingo a scrivere questo sunto di osservazioni e pensieri maturate, ormai, nell’arco di diversi mesi. I tempi del jailbreak sono davvero finiti? A mio avviso si, e di seguito vi illustro i motivi.
Dal 2007 fino ad oggi (o forse fino a ieri…) la procedura nota con il termine “Jailbreak” è stata da sempre al centro dell’attenzione sul nostro sito. Inizialmente, era solo grazie al jailbreak (e al conseguente unlock) che si rendeva possibile l’utilizzo del primissimo iPhone con schede italiane; nel 2008, con l’uscita dell’iPhone 3G, era solo grazie al jailbreak se questo telefono riusciva a registrare video e ad inviare MMS; nel 2009, fu solo grazie al jailbreak se l’iPhone 3GS divenne il primo iPhone ad inviare e ricevere files via Bluetooth; nel 2010 fu possibile solo con il jailbreak eseguire chiamate FaceTime su rete 3G da iPhone 4; e così via. Insomma, la storia del jailbreak, per chi la conosce, è assolutamente interessante. Peccato che, come tutte le storie più belle, anche questa sembra essere giunta alla sua conclusione, forse troppo presto.
Sono settimane, se non mesi, che gli sviluppatori non riescono più a proporre tweak interessanti su Cydia. Se ciò possiamo giustificarlo con l’assenza di un jailbreak “vivo e fresco” per iOS 7, dall’altra parte è innegabile che manchino proprio i prodromi per un cambiamento che faccia ancora sperare. Una volta, ricordo, su Twitter si discuteva spesso dei nuovi tweak, che venivano annunciati e presentati in anteprima con diverso anticipo, in modo da suscitare l’interesse del popolo dei jailbreakers. Adesso è tutto diverso: su Cydia vediamo sempre meno tweak, e quando viene proposto qualcosa di nuovo, spesso si tratta di repliche di vecchi tweak, semplicemente aggiornati e lievemente modificati per risultare nuovi alla vista. Manca quindi l’interesse, prima di tutto, da parte degli sviluppatori, e il fenomeno sembra essere generale e in grado di convincere tutti i developer, piccoli e grandi.
Non sappiamo se siano venute meno le opportunità di guadagno offerte dal Cydia Store o se, semplicemente, l’attenzione dei dev si sia concentrata altrove, su altre piattaforme più redditizie (come lo stesso App Store o il Google Play). Ciò che è evidente, è la scarsa considerazione, la scarsa volontà di impegnarsi che emerge giorno dopo giorno. E questo è un problema grave per il jailbreak, che non vive di soli programmi per lo sblocco e di un Cydia vecchio e acciaccato, con tutti i tweak più storici ancora presenti, ma spesso ignorati, poiché ormai inutili, dalle nuove generazioni di jailbreakers. Nella mia mente, che ha visto praticamente ogni programma di spessore nascere e crescere in Cydia, immagino oggi lo store di Saurik come una vecchia libreria, con pezzi da novanta come iBlackList, IntelliScreenX, Celeste, BiteSMS ormai pieni di polvere e in attesa di sapere cosa ne sarà della loro vita digitale.
Dall’altra parte, anche gli utenti sembrano aver perso interesse in questa procedura che, ricordiamolo perché spesso capita di fraintendere, non ha come fine quello di permettere il download e l’installazione di applicazioni illegali, ma semplicemente di offrire delle opportunità di personalizzazione dei dispositivi praticamente infinite. In parte l’aiuto è arrivato direttamente da Apple, che con gli aggiornamenti di iOS ha provveduto a colmare praticamente tutte le mancanze del suo OS mobile, fino ad arrivare al profondo e richiestissimo restyling grafico offerto a 360 gradi con iOS 7. I motivi per eseguire il jailbreak sono diventati sempre di meno: adesso non c’è più bisogno dello sblocco della parte telefonica, dato che la maggior parte degli iPhone vengono venduti SIM-unlocked; adesso non è più necessario utilizzare Cycorder per registrare i video e SwirlyMMS per inviare degli MMS (tra l’altro caduti in disuso, se mai avessero trovato un vero pubblico); l’invio dei file tramite Bluetooth avviene con AirDrop, anche se solo tra dispositivi iOS; le chiamate FaceTime in 3G sono ora disponibili per tutti (o quasi) e non richiedono software esterni per essere eseguite. Certo, ci sono ancora degli aspetti interessanti per fare il jailbreak, ma l’utente medio – che prima si avvicinava per sentito dire alla procedura – adesso ne è completamente estraneo.
La situazione sembra bloccata anche dal punto di vista dell’hacking vero e proprio: i progressi stentano ad arrivare e gli hacker del team Evad3rs non ci aggiornano concretamente sugli sviluppi del jailbreak da quasi tre mesi (dilettandosi, se vogliamo essere cattivi, tra una conferenza e l’altra in cui esaltano le loro gesta del passato). Se è di sicuro diventato più complesso eseguire il jailbreak delle ultime versioni di iOS e soprattutto dei nuovi processori montati da iPhone, iPod touch e iPad, al tempo stesso non si può non avvertire la mancanza di personalità forti nel mondo del jailbreak, come quella cardine di George Hotz (Geohot) capace di sviluppare un intero jailbreak in pochissimo tempo e soprattutto in completa autonomia, o come quella di Comex, che raccolse l’eredità di Hotz e sviluppò il primo ed unico jailbreak eseguibile direttamente tramite Safari su iOS: JailbreakMe.com.
Concludendo, la situazione attuale del jailbreak non è tra le più felici. Anzi, a memoria è la peggiore da quando esiste la possibilità di eseguire questa procedura. Disinteresse totale da parte di hacker, sviluppatori e anche utenti. Ecco cosa traspare. Ecco cosa, probabilmente, causerà il decesso prematuro del jailbreak e di Cydia. Ma la speranza è sempre l’ultima a morire.
Nel frattempo vi domandiamo: state avvertendo la mancanza del jailbreak in questo periodo di carestia dovuto al rilascio di iOS 7 e alla conseguente preparazione di un nuovo jailbreak untethered? Fatecelo sapere tramite i commenti!
(P.S. se vi state chiedendo chi siano i tizi nelle immagini dell’articolo, andando con ordine, ad inizio articolo trovate George Hotz, aka @geohot; subito sotto l’attuale formazione degli @evad3rs con MuscleNerd, Pod2G, Planetbeing e Pimskeks; nella terza immagine, lo conoscete tutti, @Saurik, ossia il creatore di Cydia, e dopo di lui @comex, autore di numerosi jailbreak di iOS).