Nuova lettera degli Evad3rs alla community: “non abbiamo preso e non prenderemo un dollaro dalla Cina”

Cercando per l’ennesima volta di calmare la polemica nata attorno al jailbreak di iOS 7, gli Evad3rs hanno pubblicato una seconda lettera aperta alla community che riportiamo di seguito.

evad3rs-logo

Dopo il primo comunicato relativo a TaiG e al materiale pirata distribuito tramite questa applicazione che veniva installata da Evasi0n7 sui dispositivi cinesi, gli Evad3rs hanno pubblicato una seconda lettera aperta alla community interessata al jailbreak in cui, ancora una volta, cercano di chiarire la situazione giustificando alcuni comportamenti.

La lettera pubblicata dal team di hacker che ha sviluppato il jailbreak di iOS 7 verte, principalmente, su 3 aspetti fondamentali riguardanti lo store di applicazioni che veniva originariamente installato sui dispositivi cinesi: privacy, pirateria e soldi. Gli Evad3rs, in sostanza, confermano che l’app di TaiG è stata completamente rimossa da Evasi0n e che nessuno del team ha ricevuto un dollaro dall’azienda cinese.

Ecco un riassunto della parte più importante della lettera:

Ci sono stati un sacco di rumors relativi al pagamento che abbiamo ricevuto. Non abbiamo mai ricevuto pagamenti da nessun gruppo, inclusa TaiG. Non accetteremo pagamenti. Le donazioni che riceveremo saranno devolute alla Electronic Frontier Foundation and Foundation per una infrastruttura di informazione gratuita che aiuti a rendere il jailbreak un’operazione di diritto degli utenti che acquistano un dispositivo elettronico.

Sin dal rilascio di Evasi0n7, abbiamo ascoltato diverse voci secondo cui gli Evad3rs avrebbero ottenuto un accordo con TaiG per inserire lo store dell’azienda cinese nell’utility per il jailbreak, dietro un pagamento di 1 milione di dollari. Non è chiaro, adesso, che fine abbiano fatto questi soldi: sono ancora nelle mani del gruppo di hacker o sono stati restituiti a TaiG che, a questo punto, viene estromessa del tutto dal jailbreak di iOS 7 con Evasi0n?

Per quanto riguarda, invece, la questione privacy, gli Evad3rs dichiarano:

La privacy è importantissima per noi. I dati degli utenti non sono andati e non andranno da nessuna parte. Di sicuro, da membro di una community che lavora da 7 anni al jailbreak, mettere a rischio la sicurezza degli utenti sarebbe contro ciò per cui abbiamo lavorato fino ad ora. Per capirci, nessun software TaiG è stato installato a meno che il computer non fosse in lingua cinese. Inoltre, alcun software di TaiG è stato eseguito a meno che l’utente non abbia aperto l’app di TaiG.

Dopo i rumors relativi ai dati criptati inviati dagli utenti in Cina che hanno installato TaiG, abbiamo deciso di studiare il funzionamento di TaiG e capire cosa inviava. TaiG trasmette dati simili a quelli che trasmette Cydia. Gli identificativi univoci dei dispositivi sono stati trasmessi in una forma criptata simile al protocollo SSL che usa Cydia per proteggere i propri utenti. TaiG non trasmette alcun dato privato degli utenti.

E, infine, il gruppo di hacker spiega finalmente la vicenda relativa alle app pirata presenti in TaiG:

Il nostro accordo scritto e verbale con TaiG le proibiva. Ci avevano assicurato che non ci sarebbero stato. Noi non abbiamo controllato ogni pacchetto dello store, ma da un’analisi automatizzata non erano emersi problemi. In ogni caso, dopo aver investigato il problema e informato la community, abbiamo trovato esempi di applicazioni e tweak piratati, tra cui la stessa app “PODJ” di Pod2g (uno dei membri degli Evad3rs). A questo punto, ci siamo fermati. Se avevamo inizialmente pensato che TaiG non avesse volutamente violato il nostro accordo, la gravità della trasgressione contro il software di sviluppatori e della community del jailbreak non poteva essere giustificata e non si poteva tener fede all’accordo anche se il problema fosse stato risolto. Abbiamo terminato la nostra relazione. Siamo veramente delusi dal fatto che abbiano inserito una versione del jailbreak non autorizzata sul proprio sito che installa comunque TaiG. Non abbiamo fornito loro alcun permesso o codice sorgente.

La lettera si conclude con gli Evad3rs che promettono di risolvere i problemi di Evasi0n7, nonostante non nascondano che potrebbe volerci un po’.

Morale della favola: gli Evad3rs non prenderanno un dollaro dalla Cina; l’app di TaiG è stata rimossa da Evasi0n; molti sviluppatori, che avevano comunicato di voler lasciare la scena dopo il polverone sollevato dal jailbreak di iOS 7, hanno deciso di tornare in scena; gli utenti avranno presto nuovi tweak per iOS 7 e quelli vecchi saranno presto ottimizzati.

La brutta notizia, in questa storia che sembra essere a lieto fine, è che il jailbreak di iOS 7 è stato comunque bruciato e non potrà essere più utilizzato anche per iOS 7, come si pensava di fare inizialmente. Il che vuol dire ricominciare, ancora una volta, tutto da capo sin dal prossimo aggiornamento pubblico di iPhone, iPod touch e iPad.

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