Del perchè Apple non ha acquisito Nest

Nest è un’azienda creata da un ex-dirigente Apple, nella quale lavorano altre 11 persone che prima erano sotto le dipendenze di Steve Jobs. Come mai, allora, è stata Google ad acquisire Nest, mentre Apple ha completamente ignorato l’azienda? Scopriamolo in questo approfondimento di TUAW.

nest thermo shot

Per molti, era scontato che prima o poi Apple avrebbe acquisito Nest. Molti ex-dipendenti, un capo di nome Tony Fadell che ha fatto la storia della Apple, tanti prodotti innovativi e di design. Il termostato della Nest, ad esempio, poteva benissimo essere scambiato per un prodotto realizzato nei laboratori di Cupertino, per cura dei dettagli e funzioni, e con piena compatibilità per i dispositivi iOS.

Insomma, si sarebbe potuto ripetere la storia della NeXT, azienda creata da Steve Jobs dopo il suo licenziamento e poi acquisita da Apple qualche anno dopo. Invece no. Apple non si è mai interessata all’acquisizione della Nest, e Google ne ha approfittato.

Ma, a pensarci bene, era scontato che Apple non avrebbe mai speso miliardi di dollari per la Nest, malgrado per molti l’acquisizione da parte di Google sia da considerare una sconfitta per la società di Tim Cook. La realtà è molto più sfumata di quel che sembra. 

In primis, i prodotti Nest non avrebbero mai aiutato ad aumentare le vendite dei dispositivi iOS.

Apple ha decine di miliardi di dollari in cassa, una bella somma da poter investire per l’acquisizione di altre aziende. Per Apple, però, la priorità è proporre dispositivi con un software intuitivo, potente e un gradino sopra la concorrenza. Di conseguenza, Apple non è stata mai interessata al mercato dei termostati o dei rilevatori di fumo.

Il vero obiettivo di Apple è fare in modo che iOS diventi così grande, così importante e così diffuso che tutti i produttori di hardware e accessori dovranno sempre e comunque integrare i loro prodotti con gli iPhone e gli iPad. L’integrazione con iOS deve diventare una necessità anche per i produttori terzi. E gli investimenti saranno fatti in questo senso: migliorare software e hardware già esistente.

Non si può negare però che Nest stia facendo un ottimo lavoro, con prodotti davvero cool e lungimiranti. E non si può negare che tali prodotti abbiano nel DNA la filosofia di Apple, sia per il design che per la cura nei dettagli.

Allora, immaginiamo per un secondo che Apple abbia acquisito Nest per 3,2 miliardi di dollari. Per quale vantaggio? Dove sarebbe la vittoria per Apple? Acquisire Nest contribuirà a vendere più dispositivi iOS rispetto al passato? La risposta è no. Non ci sarebbero vantaggi, o almeno non così evidenti. Apple entrerebbe semplicemente in un nuovo mercato, quello dei termostati e della demotica, togliendo risorse al core business dei dispositivi iOS e dei Mac. Insomma, Nest sarebbe diventato solo un hobby per Apple, nulla di più.

Torniamo invece alla realtà. In netto contrasto con i 3,2 miliardi spesi per Nest, Apple ha sborsato “solo” 356 milioni di dollari per acquisire la Authentec, leader nel mercato dei sensori biometrici. E quale è stato il risultato? Il Touch ID dell’iPhone 5s, che di fatto ha contribuito a rendere questo dispositivo più interessante per gli utenti. Uguale: più vendite.

Fadell ha detto che il termostato della Nest è installato in quasi l’1% delle case americane. Non male. Ma Apple ha dalla sua il miglior trimestre della storia per vendita di iPhone, ed oggi i suoi smartphone sono usati da milioni di utenti in tutto il mondo. Apple è una società enorme, tanto da considerare un hobby non un termostato che ha venduto poche centinaia di migliaia di unità, ma la Apple TV, che di pezzi ne ha venduti 13 milioni! Insomma, la Nest avrà pure ottimi prodotti, ma questi sarebbero stati un micro-mico-hobby per l’azienda di Tim Cook. Tra l’altro, Apple continuerà a trarre benefici indiretti dai prodotti Nest, visto che continueranno ad essere sempre compatibili con iPhone e iPad (lo ha ribadito più volte proprio Fadell).

La domotica e i dispositivi connessi ad internet stanno diventando sempre più delle realtà consolidate, di conseguenza Apple non ha bisogno di acquisire un’azienda che già produce (e continuerà a farlo) dispositivi che si interfacciano con iOS. E se qualcuno ha dubbi sulla sincerità di Fadell, pensi un attimo al suicidio di Google se decidesse di bloccare l’integrazione con i dispositivi iOS per gli accessori prodotti da Nest. Sarebbe la fine. Nessun utente iPhone cambierebbe mai il suo dispositivo solo perchè il termostato che gli piace non funziona con iOS. E, tra l’altro, Google non è ingenua e ha sempre capito l’importanza di iOS: non a caso, Google Maps e tanti altri servizi sono presenti sia su iPhone che su iPad.

Parliamo ora di soldi. 3,2 miliardi di dollari per una singola azienda. Un prezzo che Apple non pagherà mai per nessuno. 

Fino ad oggi, l’acquisizione più costosa per le casse di Apple è stata la NeXT di Steve Jobs, pagata 404 milioni di dollari. Se poi diamo uno sguardo alle 10 acquisizioni più costose nella storia di Apple, ci accorgiamo che i prezzi sono molto inferiori a quanto speso da Google per Nest:

  • NeXT – 404 milioni dollari
  • Power Computing – 100 milioni dollari
  • P.A. Semi – 278 milioni dollari
  • Quattro Wireless – 275 milioni dollari
  • Intrinsity – 121 milioni dollari
  • C3 Technologies – 267 milioni dollari
  • Anobit – 390 milioni dollari
  • AuthenTec – 356 milioni di dollari
  • PrimeSense – 345 milioni di dollari
  • Topsy – 200 milioni dollari

Tutte insieme, queste acquisizioni sono costate ad Apple 2,7 miliardi di dollari. Meno della sola Nest. Tra l’altro, 8 su 10 di queste acquisizioni sono state fatte dopo il 2010, quindi in tempi recenti.

Detto questo, visto che Google ha speso 3,2 miliardi di dollari, sicuramente saprà bene cosa farsene della Nest, dei suoi prodotti e del suo team creativo. Noi non lo sappiamo e non lo sapremo per qualche mese, ma sicuramente vedremo prodotti originali e innovativi. Che funzioneranno con i nostri iPhone, comunque.

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