Durante un’intervista con il Wall Street Journal, Tim Cook, l’attuale CEO di Apple, ha confermato che nelle ultime due settimane la sua società ha riacquistato azioni proprie per 14 miliardi di dollari. Dopo gli ultimi risultati da record, infatti, le azioni Apple avevano perso circa l’8%, cosa che ha sorpreso Tim Cook.
Relativamente al significato del riacquisto, poi, Cook, parlando in una sala conferenze del quartier generale della società, ha spiegato: “Significa che stiamo scommettendo su Apple. Significa che siamo veramente sicuri di ciò che stiamo facendo e di ciò che abbiamo in programma di fare. Non ci stiamo limitando ad affermarlo. Lo stiamo dimostrando con le nostre azioni“.
Sempre durante l’intervista rilasciata al WSJ, Cook ha anche affermato che Apple, in marzo/aprile, vorrebbe discutere alcune modifiche riguardo il controverso programma di riacquisto e rispondendo sul perché Apple mantiene così tanto denaro ha risposto: “Si vuole essere in grado di agire per l’interesse a lungo termine degli azionisti, non per quello degli speculatori. Domani potremmo individuare un’enorme compagnia da comprare oppure potrebbe accadere qualcosa di imprevedibile nel mercato azionario” a cui dover far fronte.
Infine, parlando della filosofia di Apple riguardo le acquisizioni, Cook ha chiarito che la società sta osservando altre grandi aziende e che non c’è una predisposizione a non comprarle, ma che tuttavia non c’è l’urgenza di farlo, concludendo che Apple non avrebbe problemi a spendere cifre a dieci zeri per acquisire al giusto prezzo un’altra compagnia, purché nel lungo periodo possa rivelarsi un’operazione valida.
Sta di fatto che negli ultimi anni Apple ha portato a termine diverse acquisizioni strategiche, ma nessuna delle aziende acquisite è stata pagata miliardi di dollari.
In un aggiornamento riguardante un report pubblicato giovedì, poi il Wall Street Journal ha riferito che Cook ha rivelato che Apple starebbe lavorando duramente su una nuova categoria di prodotti che qualunque persona “ragionevole” prenderebbe in considerazione di comprare.
Tim Cook durante un’intervista alla conferenza D11.
Quest’affermazione non è nuova per Cook, così come non è nuovo il suo rifiuto di offrire ulteriori dettagli e tuttavia aggiunge colore ai rumors che stanno circolando in questo periodo riguardo una “nuova categoria di prodotti” come i dispositivi indossabili, i pagamenti mobili e altre novità hardware.
Sempre durante l’intervista rilasciata al WSJ nel quartier generale di Apple, Cook al riguardo ha dichiarato: “Ci saranno nuove categorie. Non siamo ancora pronti per parlarne, ma stiamo lavorando su qualcosa di veramente grandioso”.
Nonostante le “pressioni”, Cook non ha voluto specificare se queste nuove categorie di prodotti siano miglioramenti di altri esistenti o dispositivi e servizi completamente nuovi. Ciò nonostante ha aggiunto che qualunque persona ragionevole li considererebbe come categorie nuove per Apple.
Il CEO di Apple, poi, ha sottolineato che sta ancora considerando l’opportunità di espandere la quota di mercato con prodotti esistenti come l’iPhone. Nonostante i cellulari Apple conquistino già ora una buona porzione del mercato globale degli smartphone -per non parlare del dominio dell’iPad nel settore dei tablet- rimane ancora spazio per crescere.
Secondo le ultime statistiche provenienti da Kantar WorldPanel, la crescita di iOS si starebbe contraendo, mentre Android continuerebbe a guadagnare utenti. Tale conclusione, peraltro, sarebbe stata condivisa anche dalla Strategy Analytics che, durante le ricerche riguardanti il quarto trimestre del 2013, avrebbe rilevato che la quota di mercato mondiale di iPhone sia diminuita di 4.4. punti percentuali. Al riguardo, però, Cook ha sottolineato ancora una volta che Apple si concentra sulla qualità e non sulla quantità, aggiungendo che le sue precedenti affermazioni riguardo il fatto che Apple Apple non voglia produrre il maggior numero di cellulari sarebbero state fraintese.
A tal proposto, infatti, ha spiegato: “Non intendevo dire che siamo soddisfatti dell’essere piccoli, volevo solo ribadire che la cosa principale per noi è quella di realizzare grandi prodotti ed è questo che dobbiamo fare. Se non possiamo farlo, non ci forziamo a fissare un prezzo che ci costringa a realizzare un prodotto di cui non siamo fieri, perché perderemmo la nostra identità.”