In rete abbiamo trovato un simpatico articolo scritto dallo sviluppatore Harlan Haskins e che ci spiega in modo semplice ed esauriente perché non bisogna preoccuparsi troppo a chiudere manualmente le apps in background in iOS.
Intitolato You Don’t Need To Kill Your Apps, oggi vogliamo riportavi un simpatico ed interessante articolo, pubblicato sul sito personale di Harlan Haskins, in cui viene spiegato perché non è necessario dover chiudere manualmente ogni singola app in iOS. E’ un argomento che –bene o male– interessa un po’ tutti. Dite la verità, in quanti fate periodicamente il doppio clic sul tasto “home” per effettuare la chiusura manuale delle varie applicazioni? Spesso leggiamo anche di utenti che vorrebbero l’implementazione di un apposito tasto in grado di svuotare, in un solo touch, tutta la lista del background… Ma se il tasto non esiste, evidentemente Apple non la ritiene una funzione necessaria(?!).
Tralasciando per un attimo tutti questi particolari, vediamo insieme cosa dice Harlan Haskins, prendendo spunto dall’articolo pubblicato dai colleghi di “iphone-ticker”. La funzione proposta da Apple e presente in iOS, che tutti conosciamo con il nome “background“, ormai nota modalità utilizzata dai programmi in “secondo piano“, viene gestita egregiamente da iOS e non necessita –tranne che in casi particolari– del nostro intervento.
Il sistema operativo presente sui nostri iPhone, dispone di tutte le istruzioni necessarie per poter garantire un buon funzionamento generale del dispositivo, anche quando abbiamo una miriade di applicazioni in background. Sistema e app comunicano tra loro anche in “secondo piano“. Infatti, non appena viene premuto i tasto “home”, che implica l’automatica esecuzione in background dell’app precedentemente utilizzata, entra in gioco iOS che inizia ad interrogarla, fornendo tutte le dovute istruzioni.
“E’ arrivato il momento di mettere in ordine. Svuota la memoria da te utilizzata in precedenza e blocca, per ora, tutte le azioni in esecuzione. Se stai ancora scaricando qualcosa dal web, allora fallo nel minor tempo possibile.”
Bene, fin qui tutto ok. Se l’app in questione dovesse aver bisogno di continui aggiornamenti come, ad esempio, dati geografici, notifiche push o altro, iOS busserà prontamente alla sua porta fornendo tutte le istruzioni necessarie. Non appena, però, si accorge che la memoria principale sta per esaurirsi, iOS invierà dei messaggi a tutte le apps aperte di recente:
“Ragazzi, perdonatemi ma devo disturbarvi nuovamente. Stiamo abbastanza stretti e, purtroppo, dobbiamo liberare spazio!“
Se anche dopo questa importante comunicazione lo spazio non dovesse risultare sufficiente, iOS darà uno sguardo alla lista in cui figurano tutte le apps aperte e partendo dall’ultima, inizierà a “killare” (a chiudere) automaticamente un numero sufficiente di apps, in modo tale da poter garantire il normale svolgimento delle attività.
In modo simpatico e sintetico, questo è il rapporto che iOS ha con le applicazioni in background. Vi consigliamo, quindi, di chiudere manualmente un’app solo quando necessario, tipo in caso di crash oppure se si tratta di un software utilizzato raramente. Per tutto il resto… c’è iOS!
via – iphone-ticker.de