Durante la notte italiana la giuria ha espresso il suo verdetto, concludendo il secondo processo tra Apple e Samsung: Samsung è stata condannata per la violazione di due brevetti su cinque e dovrà pagare 119,6 milioni di dollari ad Apple, contro gli oltre 2 miliardi chiesti dall’azienda. Anche Apple, però, dovrà risarcire Samsung di 158.000$ per la violazione di un singolo brevetto.
Dopo settimane di testimonianze e tre giorni di deliberazioni, gli otto membri della giuria nel processo Apple VS. Samsung hanno raggiunto un accordo, condannando l’azienda sudcoreana a pagare molto meno rispetto alle richieste di Apple. Nell’economia di Samsung, 119.625.000$ sono relativamente pochi, contando che il rischio era quello di doverne sborsare oltre 2 miliardi. Tra l’altro, anche Apple è stata parzialmente condannata per la violazione di un brevetto Samsung, e dovrà quindi risarcire l’azienda con 158mila dollari.
La giuria ha stabilito che tutti i dispositivi Samsung incriminati hanno violato il brevetto 647 “data detector” (i quick link che servono ad aprire automaticamente calendario o telefono se nel testo è presente una data o un numero) e il brevetto 721 “slide to unlock” appartenenti ad Apple. Nessuna condanna, invece, per i brevetti sulla ricerca universale (Spotlight) e sulla sincronizzazione. Per quanto riguarda il brevetto sulla correzione automatica, il giudice Koh già a gennaio aveva condannato Samsung in un giudizio sommario, per cui la giuria ha preferito non esprimersi con una ulteriore condanna. In pratica, Samsung ha violato 3 brevetti su 5.
Tra l’altro, la giuria ha condannato Samsung al pagamento di 6,40$ per ogni futuro dispositivo venduto che viola uno di questi tre brevetti Apple, ma essendo modelli relativamente vecchi (ad esempio il Galaxy SIII), il risarcimento può dirsi praticamente concluso con il futuro pagamento di quanto già stabilito oggi.
Apple ha già commentato la sentenza: “Siamo grati alla giuria e al giudice per il loro lavoro. La sentenza di oggi rafforza quello che i tribunali di tutto il mondo hanno già detto: Samsung ha volontariamente rubato le nostre idee e copiato i nostri prodotti. Stiamo lottando per difendere il duro lavoro che ci ha portati a realizzare l’iPhone e lo sforzo che tutti i dipendenti Apple ogni giorno dedicano alla progettazione e al miglioramento dei prodotti che offriamo ai nostri clienti”.
Dall’altra parte, Samsung ha ottenuto una vittoria sul brevetto 449 relativo agli “Apparecchi per la registrazione e la riproduzione di immagini digitali e dei comandi vocali”, appartenente ad Hitachi e acquisito dall’azienda sudcoreana. Apple non ha invece violato il brevetto 239 relativo alle videochiamate. Per questa violazione, Apple dovrà pagare 158,400$ a Samsung, contro i 7 milioni chiesti originariamente.
La sentenza sarà quasi certamente oggetto di ricorso da entrambe le società, perchè Apple cercherà di inserire nella condanna il Galaxy SII (la giuria ha stabilito un risarcimento di 0$ per questo dispositivo, visto che si tratta di un modello datato) e del Galaxy SV, visto che il giudice si è già espresso in modo favorevole su questo punto. Se mai in appello venisse inserito il nuovo Galaxy, il risarcimento potrebbe aumentare considerevolmente. Poche possibilità, invece, per il Galaxy S4, visto che Apple ha già ricevuto un no secco dal giudice Koh.
Tra l’altro, il giudice ha anche detto di no al blocco delle vendite dei dispositivi incriminati, visto che la condanna del risarcimento è già considerata sufficiente. L’appello di Apple verterà anche su questo punto.