Google I/O 2014: arriva Android L, il cugino di iOS 7

Sul palco del Google I/O 2014 la società di Mountain View presenta Android L, l’ultima versione del proprio sistema operativo. Grafica minimale, material design e qualche “chicca” presa in prestito da iOS, il tutto in una conferenza infinitamente lunga e condita da qualche colpo di scena.

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E’ stato Google I/O 2014 anche se per molti sembrava di rivivere una sorta di WWDC 2014 versione leggermente più soporifera. Come la conferenza di Apple, anche Google ha presentato quest’anno una tonnellata di novità. Ma, purtroppo per Google, la mancanza di front man alla Graig Federighi, alla lunga, si è fatta sentire.

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Partiamo dall’Android che tutti conosciamo: la prossima versione del sistema operativo di Google sarà Android L e avrà una grafica completamente flat, per cui se siete tra quelli che non apprezzano il nuovo corso stilistico in voga nella silicon valley le immagini che vedrete da qui in poi probabilmente non vi piaceranno.

La conferenza è cominciata con i soliti numeri, trai più interessanti troviamo il dato degli utenti attualmente attivi su piattaforma Android, ben 1 miliardo. Google poi pone l’attenzione anche sul settore tablet, snocciolando una crescita innegabile della piattaforma in questo settore benché sia Apple che Google abbiano dichiarato nelle proprie rispettive conferenze di detenere ormai la maggioranza del mercato tablet, qualcuno mente o sopravvaluta il proprio mercato, qui.

E arrivò il giorno in cui la grafica flat approdò anche sul robottino verde (con un risultato tutto sommato piacevole). Addio a Dalvik (il nuovo puntine system software, ART, promette un miglioramento delle prestazioni), supporto (agli inutili, dicevano) 64 bit, nuovo material design, transizioni a gogò, pulsanti di navigazione stile playstation (bruttini per la verità), nuova gestione della durata della batteria. Dicono anche più sicuro, ma questo è un tema affrontato ogni anno da Google, vedremo se i fatti corrisponderanno alla realtà.

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Come potete vedere la grafica del sistema operativo è minimale, probabilmente molto più di iOS e più simile (per minimalismo) a quella di Windows, sebbene il material design abbia introdotto un meccanismo in cui gli elementi evidenziati presentino ombreggiature che permettono di dare un senso di “profondità” all’interfaccia (proprio come avviene su iOS).

Il risultato risulta nel complesso gradevole, lo stile ricalcato è quello che molti utenti iOS potranno sperimentare utilizzando l’app Youtube per iOS.
L’interfaccia utente è impreziosita da un massiccio uso di transizioni (forse un po’ troppe per la verità), che fanno un po’ a botte con lo stile minimalista del resto del sistema.

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Non manca una frecciatina ad iOS, sul palco, infatti, Duarte durante la presentazione delle novità introdotte in Android L, non ha mancato di ricordare come la possibilità di personalizzazione delle tastiere (introdotta con iOS 8) sia da tempo una possibilità disponibile per gli utenti Android.

Il sistema rivisitato di notifiche ricorda molto quello su iOS, con notifiche a banner, e possibilità di risposta e gestione delle notifiche direttamente da lockscreen (che anch’essa ricorda molto quella di iOS).

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Come potete vedere nell’immagine in basso il sistema di prioritizzazione delle notifiche permette all’utente di avere “sott’occhio” solo quelle più utili in lockscreen ed un rimando per tutte le altre.

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Piccola nota a margine, non sono mancati, durante la conferenza, momenti di imbarazzo. Dall’applicazione Note durante una dimostrazione che non ne voleva sapere, a qualche impuntamento di troppo durante la dimostrazione di un sistema di debug su Chrome, a due vere e proprie contestazioni tenutesi in sala, con tanto di visibile imbarazzo dei relatori di turno.

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Android L è disponibile in versione preview su Nexus 5 e 7 e verrà rilasciato al pubblico alla fine di quest’anno.

 

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