E così l’inevitabile è arrivato. Il nuovo Ceo di Microsoft ha deciso di mandare in pensione la serie X di Nokia, una lineup entry-level equipaggiata con una versione personalizzata di Android. La notizia va ad aggiungersi a quella dei 18000 licenziamenti appena annunciati dal nuovo Ceo.
Addio Nokia, addio Serie X, addio Android e, per molti, purtroppo, addio lavoro in Microsoft.
La scure del nuovo CEO di Microsoft, Nadella, arriva inevitabile per cercare di risollevare le sorti di Microsoft in ambito mobile.
Per la verità trovare un senso alla Serie X di Nokia, è stata impresa ardua per molti: nemmeno sotto effetto di pesanti sostanze psicotrope, infatti, si poteva riuscire a comprendere uno dei più grandi nonsense della recente storia moderna di Microsoft.
Come poteva, infatti, il colosso di Redmond (il cui unico obiettivo è ampliare il più possibile il claudicante Windows Phone) vendere anch’esso un terminale Android? Peraltro un terminale nella stessa fascia entry level in cui Nokia con i suoi 520 si è riuscita ad imporre (è stato questo, infatti, il Lumia più venduto anche qui in Italia, che è riuscito ad aumentare il market share di WP) e con cui il Lumia 630 proverà a “sfondare”.
No, vendere qualche milionata di terminali (dai margini risicati) in più non poteva essere una mossa giustificabile, comprensibile per una multinazionale il cui core business resta quello del software.
Nemmeno sotto gli effetti della magica metanfetamina blu di Walter White si poteva comprendere questa mossa: la cancellazione del Nokia X era, per questo, inevitabile e già scritta.
C’è da aggiungere, come detto, che nella fascia bassa i terminali Windows Phone risultano essere delle alternative più che apprezzabili soprattutto in confronto alle tantissime soluzioni Android based dalla qualità infima (eccezion fatta per alcuni -pochi- terminali cinesi estremamente ed incredibilmente competitivi nei prezzi).
Addio Nokia, buon lavoro Mr Nadella.