Quando si pensa al Biathlon si pensa a un’attività atletica che, come suggerisce la stessa etilogia della parola, comprenda due specialità. Solitamente si fa riferimento al tiro a segno insieme con la carabina o lo sci di fondo. Il Biathlon, quindi, costringe gli atleti a percorrere un dato tratto con gli sci nel minor tempo possibile e poi, arrivato in una postazione predisposta, utilizzare la carabina. Realtà diversa per il Duathlon, che è uno sport estivo che prevede la corsa con il ciclismo, e per il Biathle, che invece fa confluire la corsa col nuoto. Tutto ciò per dire che sentir parlare di Tank Biathlon è decisamente fuori dal normale.
Eppure qualcuno ci ha provato, ma non è riuscito a fornire un prodotto di incredibile spessore. Per quanto ci possano essere grandi appassionati di carri armati è davvero fuori dagli schemi, troppo fuori, realizzare un Biathlon con essi. Sicuramente l’idea ha degli ottimi spunti, che esaltiamo, tra cui il commento dei telecronisti, che vi accompagnerà in tutto il percorso, rigorosamente in lingua inglese, con battute e frecciatine in caso non foste bravissimi e siate abbonati a valutazioni come la F o la D, e anche l’idea di fondo è sicuramente da premiare, ma a lungo andare troppo noiosa.
Veniamo, dunque, a spiegare in cosa consiste Tank Biathlon. Come avete già avuto modo di comprendere ci troveremo in un tracciato, con qualche sparuta presenza di pubblico alla nostra sinistra, su un palchetto che ricorda molto quelli delle giostre medievali, alla guida del nostro carro armato. L’esperienza richiama esattamente il Biathlon, con la nostra protesi digitale chiamata a guidare il mezzo cingolato, poi fermarsi e sparare all’obiettivo: ovviamente con numerose varianti, perché entrambe le fasi hanno delle caratteristiche e degli obiettivi diversi da soddisfare. Per quanto riguarda la guida avremo diversi obiettivi da soddisfare: si inizia dal più semplice percorso da compiere nel minor tempo possibile, evitando di colpire i paletti, le mine e andare fuori tracciato, tutte situazioni che ci daranno una penalità in tempo aggiuntivo. Proprio dal numero di secondi che impiegheremo per arrivare al traguardo dipenderà la nostra votazione. Ma non finisce qui, perché alla guida del nostro carro armato dovremo anche soddisfare la richiesta di cambiare la marcia nel momento esatto, in una sorta di Quick Time Event, e anche di fare uno slalom tra alcuni paletti, giocando molto sui controlli di guida.
Proprio per i controlli si apre un capitolo a parte: avremo la possibilità di sfruttare due diverse tipologie, ovviamente scelte dal sistema stesso in base al livello di sfida. Nel caso dei comandi arcade avremo a disposizione della nostra mano destra una semplice levetta analogica da spostare verso sinistra o verso destra per regolare la direzione del nostro mezzo, con la leva dell’accelerazione lasciata a sinistra; in caso contrario, invece, avremo due tipi di leve, una a sinistra e una a destra, da gestire per curvare, frenare e accelerare, rendendo molto più complessa la guida del carro armato. Una volta che avremo, però, terminato il nostro percorso di guida dovremo fermarci e sparare. Qui avremo due diverse sfide da completare: il più semplice e banale colpo con la mitraglia, che richiede rapidità di mira e anche precisione nello sparare, e successivamente il lancio del razzo, che dopo esser stato sparato dovrà essere condotto, sempre attraverso dei controlli di guida, verso il bersaglio predisposto.
Insomma cinque sfide che vi terranno sicuramente impegnati, intervallati dai percorsi sui quali guidare e da attraversare al massimo della velocità concessa da un mezzo cingolato di tale portata. Inoltre avrete la possibilità di affrontare il tutorial iniziale per essere guidati al meglio e per essere preparati alle sfide nel corso della vostra avventura. Esperienza che viene comunque arricchita dal punto di vista grafico, perché l’aver sfruttato l’Unreal Engine si nota e si fa notare, soprattutto poi nelle animazioni in 3D in slowmo che vi mostreranno i colpi che avete sparato e se questi sono andati a segno. Apprezzare il lavoro grafico è, però, realmente ostico perché i vostri occhi saranno per la maggior parte del tempo impegnati a evitare i pilastri e tutti gli ostacoli disseminati sul terreno per evitare di raccogliere penalità. Insomma, uno spreco.
Un’aggiunta valida dal punto di vista del multiplayer è quella delle classifiche, così da poter confrontare i vostri risultati con tutti gli altri mondiali o soltanto con i vostri amici. Dal menù principale poi è anche possibile arrivare al Tank Museum, dove troverete anche i quiz per testare la vostra conoscenza sul mondo dei mezzi cingolati. Infine la possibilità di selezionare la vostra crew, quindi scegliere uno dei quattro colori predisposti per il vostro carro armato e anche una delle quattro nazioni partecipanti: Russia, Kazakistan, Bielorussia, Venezuela.
Tank Biathlon è un prodotto che poteva essere sicuramente sfruttato meglio e gestito altrettanto meglio, ma che pecca in alcune scelte ludiche o, addirittura, in quella che è l’idea originale, coraggiosa, innovativa, ma rischia di non stare in piedi. Tank Biathlon è disponibile gratuitamente su App Store, completamente in inglese, con un download dal peso di 282 MB, richiede iOS 6.0 o successivi ed è ottimizzato per iPhone 5, ma compatibile anche con iPad e iPod Touch.