Si è svolta lo scorso fine settimana, in occasione della Giornata Mondiale sull’Alzheimer, presso l’ UniCredit Tower Hall, dopo il convegno organizzato da UniCredit Foundation ‘Alzheimer: dramma sociale e risposte possibili’, la presentazione di ‘@lzheimer: un’app per la solidarietà’, creata per volontà di UniCredit Foundation e realizzata da ICT Innovation Scouting and Execution di UniCredit.
Uno strumento che vuole portare un contributo, seppur parziale, alla gestione di una vera e propria emergenza sociale, destinata a crescere con l’aumento dell’invecchiamento della popolazione, quale è la gestione delle conseguenze delle demenze senili tra cui l’Alzheimer, per i malati e le loro famiglie, da un punto di vista non solo economico.
Secondo i dati presentati dal Prof. Giuseppe Longo dell’Università Bocconi, in Italia sono circa 2,3 milioni le persone non autosufficienti, di cui circa 270 mila nella sola Lombardia (pari a circa il 18% della popolazione con più di 65 anni). Il 20% è assistito da strutture pubbliche, il 40% circa da badanti e il restante 40% non risulta avere alcuna protezione.
Le persone affette da demenze senili, in larga misura Alzheimer, in Lombardia sono, secondo altre fonti, stimabili in circa un terzo, ovvero in circa 120.000 unità, delle persone non autosufficienti, di cui circa la metà residenti nella futura Città metropolitana. L’esperienza dimostra, inoltre, che nella gestione di un malato di Alzheimer una sola badante è del tutto insufficiente, con un costo annuale per la famiglia che può arrivare anche a 25.000 euro
Il contributo di UniCredit e di UniCredit Foundation per contribuire a dare delle risposte al problema è consistito nel sostenere lo sviluppo di una rete di Alzheimer Caffè a livello nazionale.
Gli Alzheimer Caffè si contraddistinguono per l’assistenza a tutto tondo in favore di chi è colpito dalla malattia fornendo aiuto ai malati e ai loro familiari rendendo fruibili diversi servizi di sostegno di cui necessitano. Il bisogno sociale cui gli Alzheimer Caffè vogliono rispondere non si ferma, infatti, alle necessità del malato, ma abbraccia anche quelle dei suoi familiari, che si trovano ad affrontare, oltre al carico pratico ed economico dettato dalle esigenze dell’assistenza, anche oggettive difficoltà psicologiche dovute al progressivo decadimento fisico e cognitivo dei propri congiunti.
La giornata ha voluto essere un momento di condivisione delle diverse esperienze che hanno come obiettivo primario e comune quello di cercare risposte concrete per le persone colpite da Alzheimer. Per questo motivo UniCredit Foundation ha voluto sperimentare un nuovo strumento, un’applicazione mobile per i sistemi Apple ideata per fare da collegamento tra gli Alzheimer Caffè, i malati e coloro che quotidianamente seguono le persone affette da questa grave malattia neurodegenerativa, affiancando all’aiuto concreto erogato presso le strutture, un tool che possa seguire il paziente anche al di fuori dai centri di cura e sostegno o semplicemente fornire consigli utili.
Ed è proprio in questa prospettiva che è stata realizzata ‘@lzheimer: un’app per la solidarietà’ da ICT Innovation Scouting and Execution di UniCredit. Questa applicazione, disponibile per Smartphone e Tablet, offre gratuitamente servizi informativi e strumenti interattivi per mantenere in esercizio la mente del paziente, monitorare l’andamento della malattia, raccogliere dati clinici e storie personali,. L’applicazione consente inoltre di effettuare donazioni, con modalità diverse e secondo le proprie disponibilità, per finanziare l’apertura di nuovi Alzheimer Caffé o devolverle a favore degli Alzheimer Caffè diffusi sul territorio nazionale. Tutti i fondi raccolti attraverso @lzheimer saranno utilizzati da UniCredit Foundation per contribuire a semplificarela vita delle persone che si trovano a confrontarsi con la malattia e ne soffrono, ma soprattutto chi sta loro accanto.
L’applicazione ‘@lzheimer: un’app per la solidarietà sarà scaricabile gratuitamente su App Store.