Pare che Apple stia programmando per la prima volta nella sua storia di emettere obbligazioni in euro, sfruttando così il tasso di interesse estremamente basso applicato in Europa in questo periodo.
Secondo il Wall Street Journal, infatti, Apple sarebbe in procinto di emettere due pacchetti di obbligazioni in euro, con maturazione rispettivamente ad 8 e 12 anni. Con queste obbligazioni la compagnia raccoglierebbe capitali per 3.5 miliardi di dollari americani, ovvero 2.8 miliardi di euro, da utilizzare per finanziare il riacquisto di azioni proprie e la distribuzione di dividendi.
Ci si aspetta che le obbligazioni con scadenza in 8 anni abbiano una resa di circa l’1.1%, mentre quelle a 12 anni dell’1.7%. Le obbligazioni, quindi, avrebbero i rendimenti più bassi mai pagati per titoli obbligazionari emessi in euro e sarebbero ancora più bassi di quanto la Spagna e l’Italia pagano per prestiti analoghi.
In questo periodo storico, infatti, i tassi di interesse in Europa sono eccezionalmente bassi, perché la Banca Centrale Europea li ha ridotti nello sforzo di spingere l’economia locale.
La maggior parte dell’enorme quantità di denaro detenuta da Apple si trova oltremare e rimpatriarla per comprare azioni proprie o pagare dividendi costerebbe tantissimo alla società, dovendo pagare un considerevole ammontare di tasse in U.S.. Per ovviare a questo, pare che Apple abbia optato per l’emissione di obbligazioni, sì da utilizzare il capitale così raccolto, insieme a quello detenuto in patria, per finanziare il proprio programma di rientro dei capitali.
A partire dal quarto trimestre, Apple ha 155.2 miliardi di dollari in contanti e titoli negoziabili. La società, inoltre, ha più volte dichiarato di non avere pianificato un rientro in U.S. dei propri capitali proprio a causa delle alte tasse che dovrebbe pagare.
Nel 2013, Apple ha emesso, in 6 tranche, obbligazioni per 17 miliardi di dollari, operazione che all’epoca è stata la più grande mai effettuata da una società americana. All’inizio di quest’anno, poi, Apple ha emesso altri 12 miliardi di dollari in azioni.
Rimane quindi da vedere se realmente ne emetterà altre in euro, cosa che a questo punto risulta abbastanza credibile.