Processo iPod: appare Steve Jobs in una video testimonianza

Nonostante il processo a carico di Apple sugli iPod potrebbe essere annullato a causa della mancanza di querelanti, ieri a testimoniare è stato lo stesso Steve Jobs tramite una video testimonianza rilasciata pochi mesi prima di morire.

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Come già accennato, la causa a carico di Apple da 350 milioni di dollari potrebbe non andare avanti a causa della mancanza di querelanti, ma nel frattempo il processo va avanti, con la partecipazione dello stesso Steve Jobs. L’ex CEO di Apple, infatti, è apparso su un monitor in una deposizione mai rilasciata filmata sei mesi prima della sua morte nel 2011.

All’interno della sua testimonianza, il co-fondatore della compagnia californiana ha mantenuto la stessa linea espressa da Eddy Cue e Phil Schiller, sottolineando come Apple non stesse cercando di bloccare la competizione o danneggiare i clienti rimuovendo la musica dagli iPod, ma di come stesse proteggendo iTunes dagli hacker senza cercare di violare i contratti con le case discografiche:

Avevamo contratti in bianco e nero con le case discografiche“, ha dichiarato Jobs in una deposizione. Quei contratti dichiaravano che se le persone avessero violato il sistema di gestione dei diritti digitali FairPlay, una tecnologia che avrebbe rilevato file musicali di altri negozi, impedendo che venissero caricati sull’iPod, “avrebbero violato le licenze che avevamo dalle case discografiche, permettendo loro di bloccare la fornitura di musica ad Apple.

La disputa contro Apple nasce dall’accusa che la compagnia abbia progettato iTunes in modo da rimuovere i file musicali da fonti alternative al momento della sincronizzazione. La difesa di Apple è di aver attuato tale comportamento per proteggere il sistema da attacchi informatici.

Fonte: Cult of Mac

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