Il Nexus 6 doveva avere il suo Touch ID, ma poi…

Con il Nexus 6, Motorola e Google hanno tentato di integrare un sensore di impronte digitali simile al Touch ID di Apple, ma tale funzionalità è stata abbandonata poco prima del lancio del telefono. Ecco perchè.

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Il Nexus 6 era stato pensato per avere un sensore di impronte digitali, come dimostrano anche le dimensioni del telefono nella parte inferiore, ma la decisione di non includerlo sarebbe arrivata poche settimane prima del lancio.

Google e Motorola avevano pensato ad un sensore leggermente diverso dal Touch ID: mentre su iPhone è sufficiente poggiare il dito sul tasto Home per attivare la scansione, sul Nexus 6 era necessario muovere il dito alla giusta velocità, altrimenti il riconoscimento sarebbe fallito.

Ma tale sensore non funzionava correttamente, e per questo si è deciso di non includerlo e di dare solo ad Apple (almeno inizialmente) l’opportunità di lanciare l’allora iPhone 5s con il primo sensore di impronte digitali per smartphone. La causa è da imputare al sensore scelto dalle due aziende, in quanto la AuthenTec non è riuscita a fornire un prodotto di qualità simile a quello presente su iPhone.

A questi problemi si è aggiunta anche la difficoltà per Google di preparare le API necessarie alla gestione avanzata di questo sensore. Una serie di motivi che hanno portato alla decisione finale di non includerlo nel Nexus 6.

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