Il video della deposizione di Steve Jobs non potrà essere trasmesso in TV

La deposizione di Steve Jobs documentata in una video-testimonianza chiave nel processo antitrust relativo all’iPod non potrà essere rilasciato pubblicamente, malgrado le richieste di importanti emittenti TV come la CNN. A deciderlo è stato il giudice distrettuale Yvonne Gonzalez Rogers.

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La richiesta di rendere pubblica la deposizione era stata presentata da diverse agenzie di stampa, tra le quali figuravano CNN, Bloomberg e Associated Press. Per queste agenzie, la testimonianza di Steve Jobs aveva un’interesse pubblico e per questo doveva essere trasmessa in TV. Il giudice, però, non ha appoggiato questa tesi e ha negato l’autorizzazione. La verità è che le emittenti TV volevano mostrare ai telespettatori uno degli ultimi video di Steve Jobs, visto che fu registrato 6 mesi prima della sua morte.

La deposizione di Steve Jobs viene quindi trattata coma ogni altra testimonianza diretta e non potrà essere trasmessa in video, anche perchè non vengono evidenziati elementi di rilevanza pubblica. Il testo di questa testimonianza sarà presto disponibile nell’apposito casellario, ma il video non potrà essere trasmesso da nessuna emittente. Il giudice ha anche evidenziato la forte opposizione di Apple nel trasmettere questa testimonianza: “Se non ci fosse stata alcuna obiezione, le decisione sarebbe potuta essere diversa“.

Nella sua deposizione, Steve Jobs spiega che le politiche di Apple in tema di DRM sono state tutte messe nero su bianco con contratti stipulati con le etichette discografiche, e che non consentire la riproduzione di musica presa da servizi esterni ad iTunes era solo un danno collaterale. A molte altre domante, Jobs ha risposto con laconici “non lo so” e “non ricordo”.

Ricordiamo che il processo si è concluso con la vittoria di Apple.

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