Secondo un nuovo report sembra che Apple continui ad aumentare il denaro investito per il lobbying a Washington D.C.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, Apple ha speso 2.9 milioni di dollari da gennaio a settembre dello scorso anno per il lobbying, insieme ad altri 3.5 milioni di dollari per il 2013. Si tratta di un aumento significativo rispetto al 2006, l’anno prima del lancio dell’iPhone, dove la compagnia californiana spese un milione di dollari.
Pratiche di questo tipo prevedono che i lobbisti aiutino ad aumentare l’influenza dei propri clienti nel processo decisionale di Washington, soprattutto per quanto riguarda regolamentazioni e legislazione. Ad esempio, Apple ha assunto Wilmer Cutler Picker Hale e Dorr lo scorso autunno per aumentare l’influenza sui lobbisti in merito alle politiche sui brevetti in seguito ai vari processi sui brevetti.
Lo stesso Tim Cook si è recato più volte a Washington D.C. per rappresentare Apple svariate volte.
Fonte: 9to5Mac