YotaPhone 2 è la logica evoluzione del primo progetto YotaPhone che, qualche anno fa, non aveva riscosso lo stesso successo e non aveva ottenuto la stessa attenzione mediatica dell’ultimo nato di Yota Devices. YotaPhone 2 può essere infatti definito come il primo, vero, smartphone con due schermi, nonostante non lo sia effettivamente sulla carta. Questo dispositivo fa infatti dei due schermi, un tradizionale 5 pollici anteriore e un e-ink da 4.7 pollici posteriore, il suo punto di forza. Ma è un prodotto davvero pronto per il mercato globale? Probabilmente si. Vi diciamo il perché nella nostra recensione.
Design
YotaPhone 2 si presenta con un design davvero elegante e semplice: sulla parte frontale non troviamo tasti di alcun tipo e lo stesso vale per il retro. Tutti i pulsanti sono infatti virtuali, situati sullo, anzi sugli, schermi del telefono. Dimensioni escluse, YotaPhone 2 ricorda particolarmente un Nexus S di qualche anno fa. Eccezion fatta, chiaramente, per un piccolo, grande particolare…
Due schermi is meglio che one
Dopo aver provato YotaPhone 2, questa è una conclusione a cui non si può non giungere. Rota Devices è riuscita a rendere utile una parte che, solitamente, non è utile in uno smartphone, ossia il retro. Grazie all’utilizzo di un secondo schermo e-ink da 4.7 pollici, YotaPhone 2 offre sempre un’alternativa (economica in termini di dispendio di batteria) allo schermo anteriore. Ma non è tutto. Lo schermo e-ink ha infatti diverse funzioni: in primis, lo schermo sempre attivo consente di visualizzare in qualsiasi momento lo YotaCover o lo YotaPanel, in modo da visualizzare al volo nuovi SMS, Mail, notifiche, ecc con uno sfondo a scelta, oppure una comodissima schermata di controllo con orologio, pulsanti rapidi, calendario e chi più ne ha più ne metta. Il tutto, poi, può essere liberamente personalizzato dall’utente tramite l’apposita app di Yota inclusa nel dispositivo.
Chiaramente la caratteristica più interessante di YotaPhone 2 è proprio il doppio schermo o, se vogliamo, lo schermo posteriore, dato che si tratta di una novità assoluta nel panorama smartphone. Allo stesso tempo, però, non bisogna dimenticare l’ottimo schermo anteriore da 5 pollici Full HD AMOLED che restituisce colori vividi (forse leggermente troppo saturi, ma veramente di poco) e una risoluzione all’avanguardia. Le immagini e i video su questo schermo sono davvero una gioia per gli occhi. Al di la di questo, però, non aspettatevi la stessa curiosità provata per lo schermo posteriore nella scoperta e nell’utilizzo di quello anteriore.
Hardware? Ok! Software? Ehm…
L’hardware di YotaPhone 2 non è certamente impressionante, ma è ok e il telefono funziona bene. Per me questo basta e avanza. Non sono mai stato un grande fan delle schede tecniche e della ricerca affannosa di specifiche sempre più avanzate, per poi avere telefoni che funzionano, se va bene, allo stesso modo della precedente generazione. Yota Devices sembra aver lavorato nella stessa direzione: hardware ok, ma soprattutto una buona ottimizzazione del software.
Tuttavia proprio nel software – fermo ad Android Kit Kat e senza una chiara previsione di rilascio di Lollipop – ci sono ancora dei bug evidenti. Nel complesso, però, l’esperienza restituita da YotaPhone 2 in fase d’uso è ancora una volta… ok. Non aspettatevi un dispositivo che vi farà impazzire di gioia per la sua fluidità o per funzioni incredibili. Il vero punto forte di YotaPhone 2 è sul retro. Per il resto, l’esperienza Android è quella più standard che si possa avere, molto vicina a quella di un Android stock.
Fotocamera: ok e smart
Ok anche la fotocamera di YotaPhone 2. Nulla di particolare a livello hardware per quanto riguarda fotocamera – 8 megapixel la posteriore con LED flash singolo e 2 megapixel quella anteriore – e registrazione video (in Full HD). Le foto vengono piuttosto bene se c’è luce sufficiente, mentre al buio… no, decisamente no. Il flash aiuta ma non troppo e ormai si sente la mancanza di un doppio LED in stile True Tone Flash. Un’aspetto particolarmente riuscito della fotocamera consiste nella possibilità di usare la camera posteriore per i selfie, sfruttando lo schermo posteriore per inquadrare la scena.
Batteria
Buona se utilizzate lo schermo anteriore. Fenomenale se sfruttate al massimo – anche se non sempre possibile – lo schermo posteriore. In più, l’opzione Yota Energy consente di disattivare automaticamente alcune funzionalità del telefono per limitare il consumo di batteria.
Prezzi e disponibilità
Purtroppo YotaPhone 2 è al momento disponibile ad un prezzo davvero esagerato. È forse questo l’unico contro di YotaPhone 2. Per portarsi a casa lo smartphone, infatti, saranno necessari ben 736€ per l’unica versione disponibile, ossia quella nera da 32 GB (memoria non espandibile). In alternativa, per un prezzo ancora una volta troppo elevato, è possibile acquistare lo YotaPhone (prima versione) a 399€. Il prezzo migliore in rete per YotaPhone 2 è comunque molto vicino a quello di listino, con un risparmio massimo di una ventina di euro.
Conclusioni
YotaPhone 2 è uno degli smartphone Android che ho provato con più entusiasmo e da cui mi sono distaccato, per la prima volta, sentendo che mi mancava qualcosa. Mi mancava quel doppio schermo, mi mancava quell’innovazione vera che nessun altro produttore ha ancora portato su uno smartphone.
Quel mix tra funzioni utili e particolari intelligenti che fanno la differenza. Di sicuro si tratta di un prodotto ancora non per tutti, ma Yota c’è quasi. Magari la vera rivoluzione arriverà con YotaPhone 3.