Un modo sicuro per attirare l’attenzione è quello di fare affermazioni sorprendenti su eventi importanti e soprattutto attuali. Se in alcuni casi le dichiarazioni “contrarie” possono avere senso, in altre occasioni semplicemente si vola troppo lontano dalla realtà, come il caso di quegli analisti che ogni anno parlano di “fallimento” affiancato alla parola Apple. Ora, dopo l’ennesimo trimestre da record per l’azienda, ci chiediamo dove siano finiti questi esperti…
Lo scorso marzo, un analista della Global Global Equities Research disse alla CNBC che Apple aveva solo 60 giorni per presentare uno smartwatch, altrimenti l’azienda sarebbe scomparsa: “Ci vorranno anni per far sparire i 130 miliardi di dollari nelle casse di Apple, ma l’azienda diventerà irrilevante. Apple sarà uno zombie se non esce immediatamente un iWatch”.
Lo stesso analista, nella giornata di ieri ha commentato i risultati finanziari Apple dicendo che “Apple ha successo perché è multi-prodotto, multi-servizio e presente in tutto il mondo. L’azienda ha anche un dispositivo per ogni esigenza e l’Apple Watch sarà un grande successo”.
Insomma, parole diverse rispetto alla quasi “scomparsa” di Apple preannunciata un anno fa se l’azienda non avrebbe lanciato l’iWatch entro il mese di maggio 2014. Fortunatamente la tecnologia e internet permettono di rileggere tutto, anche dichiarazioni fantasiose come queste.
Anche Youkari Kane, un giornalista del Wall Street Journal, nel 2014 ha pubblicato un libro chiamato Haunted Empire nel quale sosteneva che Apple aveva iniziato la sua spirale verso il basso dopo la scomparsa di Steve Jobs, e che Tim Cook la stava riportando agli anni bui di John Sculley. A differenza dell’altro analista, Kane non si è fatto più sentire in giro dopo il rilascio dell’iPhone 6 e non ha rilasciato più alcuna dichiarazione relativa ad Apple.
Insieme a questi due analisti, tanti altri ogni anno si divertono a dire che “Apple sta fallendo”, “Dopo Steve Jobs l’azienda non cresce più”, “La fine è vicina”. Ora, nessuno di noi ha la sfera di cristallo, ma gli ultimi dati e la crescita incessante dell’azienda non fanno certo presumere un fallimento imminente…