Nella giornata di ieri siamo stati ospiti nella sede di Google del team che ha curato lo sviluppo di Ingress, il social game che permette di trasformare la vita reale, la geolocalizzazione e i movimenti quotidiani in un videogioco. Ad accompagnarci in una visita guidata all’interno del mondo Ingress è stata Anne Beuttenmüller, product marketing manager di Niantic Labs.
Ingress ha subito uno sviluppo importante nell’ultimo anno di vita, raggiungendo anche quota 10 milioni di download in tutto il mondo, dei quali molti hanno ovviamente portato avanti l’esperienza di gioco dopo l’acquisto dell’app. Insieme con la Beuttenmüller abbiamo avuto modo di approfondire tutte le novità presenti nell’ultima versione del gioco, tra cui la possibilità di raggiungere il livello 16 all’interno di Ingress. Va da sé che per ora, come spiegato dalla stessa product marketing manager su nostra esplicita domanda, l’unico reale obiettivo in merito ai livelli rimane l’ottavo: raggiungerlo significa poter sfruttare il potere di creare portali, essenziali per l’avanzamento del gioco e dell’esperienza totale. In sintonia, però, con la vita reale, anche in Ingress il level up è decisamente complesso: innanzitutto è necessario arrivare ad avere un certo numero di AP, indicati a schermo, poi bisognerà procedere con l’acquisizione delle medaglie e delle medaglie dorate, entrambe ottenibili attraverso dei requisiti minimi da conquistare. Tra questi, ad esempio, il dover collegare mille portali tra di loro, un impegno decisamente gravoso. D’altronde la stessa Beuttenmüller, mostrandoci il suo account di gioco, ha denotato e palesato la difficoltà di passare dal livello 11 al 12.
La creazione di missioni e di eventi, nel mentre, ha preso chiaramente piede in Ingress, dimostrando come l’aspetto social, la rincorsa alla fama e al successo – che sono gli unici due moventi al level up dopo il raggiungimento dell’ottavo – facciano parte dell’esperienza complessiva: missioni che richiedono il portare a termine dei percorsi prestabiliti, di portale in portale. Nel fine settimana, a Firenze, poi, vi sarà un evento che coinvolgerà diversi utenti di Ingress intenzionati a vivere l’esperienza dei portali dal vivo, insieme a tutti gli altri presenti: già un anno fa tale esperimento, realizzato a Roma, ha catalizzato l’attenzione degli sviluppatori sulla capitale italiana, consegnando un feedback più che positivo su quanto realizzato. Proprio in questi frangenti si esalta la possibilità di creare missioni e di condurle alla conclusione, magari sottolineando anche la creatività degli utenti: tra le varie creazioni dell’ultimo periodo Anne Beuttenmüller ci ha mostrato anche come vi fosse una missione dedicata all’iniziativa Je Suis Charlie.
Ingress non è solo videogioco, però, perché il crossmedia ha conquistato anche il titolo mobile: oltre a ricevere una copia del fumetto ispirato al prodotto di Niantic Labs, con twist narrativo basato al CERN di Meyrin, abbiamo avuto modo di scoprire anche l’impegno di Susanna Moyer, che settimanalmente realizza l’Ingress report, un aggiornamento su quanto accade nel mondo virtuale e di come la lotta tra le due fazioni si stia sviluppando. Un successo su larga scala, che ha creato un nuovo livello di interazione tra il medium videoludico e la vita sociale, destinato ad aumentare sempre di più. Inoltre interessante anche il capitolo monetizzazione, perché Niantic Labs guarda anche a quello, avendo un’app completamente gratuita e priva di IAP: le partnership per ora più importanti vedono AXA, società di assicurazioni, fornire il proprio marchio per la creazione di armature e scudi all’interno del gioco, per una protezione tanto videoludica quanto nella vita reale. Un product placement che è destinato a fare scuola, perché presto toccherà anche a Lawson, la catena di store al dettaglio presente in America e in Giappone, entrare in Ingress.
Ingress è disponibile gratuitamente su App Store.