Samsung Galaxy S6: il Galaxy più iPhone di sempre

Presentato ieri, il nuovo flagship di casa Samsung ha confermato tutti i rumors finora circolati sul nuovo modello. Scocca unibody, retro in vetro e tante le somiglianze con il design di iPhone hanno (ri)acceso polemiche e stoccate online.
Ma Samsung ha veramente “copiato” Apple? Si dovranno preoccupare a Cupertino per l’uscita del Galaxy S6?

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A scanso di equivoci, del titolo volutamente provocatorio e della parzialità o meno delle opinioni di qualcuno chiarisco subito il concetto: Samsung non ha copiato Apple, affermare il contrario sarebbe puerile e stupido e forse sarebbe anche ora di piantarla con queste stupide frecciatine sul “chi copia cosa”. Ormai basta un menù a tendina piazzato da qualche parte, una funzione che magari esiste dalla notte dei tempi dell’informatica per far gridare allo scandalo la rete. Nessuno copia nessuno e tutti prendono spunto da tutti -specialmente dai migliori o da chi ha più successo– come succede in qualunque ambito della vita ed il mercato agguerritissimo degli smartphone non può certo far eccezione.

Fatta la dovuta premessa per i troll, evangelisti e fan vari trovo altrettanto lapalissiano affermare che sì, Samsung ha preso decisamente spunto da Apple a sto giro e sia tornata un po’ ai tempi dell’uscita del primo Galaxy o del Galaxy Tab (celeberrima la “somiglianza” col 3Gs del primo e dell’iPad del secondo). Il Galaxy S6 si ispira molto nel design ad iPhone 6 soprattutto nella costruzione unibody, nel design delle cornici e della realizzazione del bordo inferiore.

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Concept realizzato ai tempi dell’uscita di iPhone 5

Inutile dire che anche la copertura posteriore in vetro rimanda allo “storico” iPhone 4 (uno dei telefoni più belli mai realizzati, secondo la mia modestissima opinione) anche se, nel momento in cui scrivo mi vengono in mente alcuni dei tanti concept apparsi in rete in questi anni di iPhone e questi due, uno addirittura antecedente ad iPhone 5 ed uno più recente, richiamano davvero tanto quello che poi sarebbe stato il Galaxy S6.

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Concept iPhone 6

Tuttavia affermare che non si tratti di copia (copie sono i cloni cinesi realizzati ogni anno, non il Galaxy) ma di uno spunto dalle tante somiglianze sarebbe forse affermare l’ovvio e non è questo che ci interessa. Da chiunque abbia preso spunto Samsung ha realizzato un device finalmente gradevole esteticamente e, sebbene far meglio dell’S5 non fosse un’impresa titanica, la cosa porterà certamente i suoi frutti.

Il punto che vogliamo fare, invece, è su Samsung e la sua strategia che, nei fatti, stabilisce e conferisce (semmai ve ne fosse stato bisogno) il ruolo di leader del settore ad Apple e che continua a lasciarci perplessi.

Samsung ha cominciato anni fa con gli spot comparativi con i prodotti Apple e non si è più fermata. Nella conferenza di ieri sul palco è stato fatto chiaro riferimento per ben tre volte alla società di Cupertino e l’S6 è la certificazione più evidente del successo di Apple e della sua capacità di comprendere i gusti e le esigenze della gente e del mercato (il successo delle vendite di iPhone 6, del resto, è sotto gli occhi di tutti).

Se Apple, infatti, ha saputo virare sull’utilizzo di schermi più grandi potenziando iOS e realizzando un telefono sempre più sottile, compatto e di qualità (facendo indiscutibilmente centro) l’inversione di tendenza di Samsung è stata quasi totale.

Oltre a realizzare un terminale molto ispirato ad iPhone nel design i coreani hanno rivisto la Touch-Wiz (promettendo di averla alleggerita anche eliminando il tanto software preinstallato sui Galaxy), hanno perso la batteria rimovibile e lo slot SD tanto cari a tanti utenti Android, realizzando quel device sottile, compatto e dai buoni materiali che è un dogma in casa Apple ormai da anni. Samsung ha ripreso molti dei cavalli di battaglia di Apple negli anni, da S-Voice al lettore di impronte digitali cercando di proporre anche dei propri “cavalli di battaglia” (dalla sensoristica “a pacchi” alla certificazione IP67 di impermeabilità persa anch’essa con l’S6) fino a Samsung Pay come piattaforma per i pagamenti. Col Note 4 adesso ci riprova con l’Edge che più che una vera utilità sembra un esercizio di stile abbastanza fine a se stesso (sarà anche una “cosa carina” ma certamente non parliamo nemmeno lontanamente di una killer feature). Il punto è che ogni killer feature che Samsung abbia proposto in questi anni è stata o un flop o si è rivelata poco efficace e non ha riscosso successo.

Insomma… Con il Galaxy S6 Samsung indirettamente incorona Apple come leader del settore. Molto spesso ci si lamenta delle poche “innovazioni” in questo campo ma la realtà è che le novità che poi funzionano le introduce sempre Apple e i competitor si trovano, ancora, ad inseguire -con prodotti sempre più validi, ma ancora ad inseguire-.

E poi, considerazione a margine. Samsung presenta certamente un buon terminale (non lo ha provato nessuno ma non abbiamo dubbi sia così) e certamente vogliono contrastare lo strapotere di iPhone 6. Ma chi voleva un telefono sottile, bello, di buoni materiali, fluido e veloce non ha già preso iPhone 6? Perché mai chi ha scelto un iPhone dovrebbe tornare a Samsung?

In fondo alla copia/somiglianza/ispirazione la gente preferisce sempre l’originale.

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