Tinder è un fenomeno sociale, non soltanto un’app: incontrare nuove persone, creare dei nuovi match con un semplice swipe, a sinistra per rifiutare, a destra per accettare. Poi si attende che la persona che avete apprezzato lo faccia a sua volta, così da creare l’incontro e poter iniziare a parlare. Da pochi giorni, però, Tinder ha deciso di adottare una versione a pagamento, interrompendo le sessioni infinite di “mi piace” e inficiando il funzionamento del fenomeno social del momento.
Con una prova avviata nei Paesi del nord Europa, dall’Inghilterra ai Paesi Bassi, Tinder ha impostato un cap di apprezzamenti da poter effettuare, alla fine dei quali arriverà l’avviso dell’esistenza di Tinder Plus: potrete attendere 24 ore e riprendere a cercare il vostro match oppure accettare il canone d’abbonamento, fissato a 9,99 euro al mese, per avere anche due tasti in più a schermo. Il primo, posto all’estrema sinistra, vi permetterà di annullare l’ultima azione eseguita, un undo che vi concede un ripensamento nel caso in cui abbiate rifiutato la donna (o l’uomo) della vostra vita: il secondo, invece, è all’estrema destra e vi permette di cambiare la vostra zona d’azione. Se state programmando un viaggio ad Amsterdam, quindi, e volete già mettere qualche apprezzamento prima di atterrare basterà cambiare la vostra location e troverete le ragazze olandesi che volete già incontrare e conoscere. I due tasti precedentemente già esistenti, quello di apprezzamento e di rifiuto, hanno subito una sensibile modifica: il tasto dell’OK, il cuore riempito di verde, si svuoterà progressivamente a ogni apprezzamento compiuto. Così capirete quando sarà arrivato il momento di centellinare e quando, invece, potrete ancora avere libertà d’azione senza alcun tipo d’ansia.
Dopo il test effettuato in Europa, Tinder ha deciso, però, di adottare tale politica anche in Italia. Va da sé che il nostro Paese è quello dove l’app ha attecchito meno, con addirittura molte città del sud Italia che sono tartassate e bersagliate esclusivamente da spam bot piuttosto che da ragazze vere: forse anche per questo si è deciso di ridurre il cap di attesa, permettendo agli italiani di dover attendere solo 12 ore una volta terminati gli apprezzamenti, così da poter riprendere dopo appena mezza giornata. Il prezzo resta indubbiamente proibitivo, perché 9,99 euro al mese per un servizio basato sull’apprezzamento a prima vista non è assolutamente concepibile. Inoltre per chi ha più di 28 anni il prezzo raddoppia arrivando a circa 20 euro al mese. Una politica che ha preso piede in Inghilterra, dove il gap è maggiore: 4 sterline al mese (poco più di 5 euro) per chi ha meno di 28 anni, 15 sterline (20 euro) per chi ha superato tale soglia.
Tanto varrebbe, a questo punto, puntare su Meetic, dove è possibile effettuare ricerche mirate e intavolare discorsi ben più sentimentalmente validi. Una scelta che dubitiamo possa premiare Tinder e che, nel tempo, rischia di rovinare quello che era un fenomeno. Però come ogni fenomeno, d’altronde, anche questo era destinato a esaurirsi.
Tinder è disponibile gratuitamente su App Store.