Finalmente abbiamo tutti i dati necessari per parlarvi con cognizione di causa della batteria di Apple Watch in versione 42mm. In quest’analisi cerchiamo di capire come si comporta la batteria di Apple Watch e anche quanto incide l’uso di Apple Watch sulla batteria di un iPhone collegato.
Come potete vedere dal video, sono molto soddisfatto delle prestazioni della batteria di Apple Watch 42mm. Riesco a fare una giornata intera senza ansia o necessità di attivare la modalità di basso consumo. Volendo, avanza anche una buona percentuale di batteria (solitamente che va dal 20% al 30%) per continuare ad utilizzarlo ma ormai mi sono abituato a metterlo in ricarica a mezzanotte circa (durante la settimana, il week-end è da considerarsi a parte).
Per essere più preciso e completo, e fornirvi informazioni attendibili e affidabili, ho provato la batteria di Apple Watch Sport in versione 42mm seguendo diversi tipi di utilizzo. Alle volte mi sono concentrato molto su tutte le funzioni che “risucchiano” batteria, altre volte l’ho utilizzato più come un device per le notifiche, altre volte ho combinato un uso leggero ad un uso intenso. Insomma, un po’ come si calcola il consumo di un’automobile in un percorso misto.
Partiamo però dal presupposto che se vogliamo stare a “giocare” con tutte le app forse dovremmo usare uno smartphone. Uno smartwatch serve fondamentalmente per controllare le notifiche, rispondere ai messaggi, a qualche chiamata. Insomma per avere un’estensione delle cose presenti sullo smartphone direttamente al polso. Non per sostituire uno smartphone. Quindi Instagram, Twitter, ecc vanno bene ma se usati con cautela, altrimenti si finisce per usare più lo smartwatch dello smartphone, con conseguente consumo eccessivo della batteria. Il consiglio quindi è quello di far fare agli smartwatch ciò per cui sono stati costruiti e progettati e di non “snaturarli troppo”.
Passiamo ai dati sulla batteria quindi. Tralasciando il primo giorno di utilizzo, che non è indicativo perchè la batteria non parte completamente carica e perchè Apple Watch viene provato, configurato e testato in modo molto pressante (colpa anche della nostra troppa curiosità?), andiamo a sintetizzare di seguito i dati delle giornate seguenti.
- Giorno 1 (non indicativo): uscito dalla scatola al 60% e messo in ricarica al 7% con 5:30 ore di standby e 3:16 ore di utilizzo
- Giorno 2: staccato dalla corrente al 100% e messo in ricarica al 28% con 9:46 ore di standby e 2:22 ore di utilizzo
- Giorno 3: staccato dalla corrente al 100% e messo in ricarica al 20% con 14:28 ore di standby e 3:45 ore di utilizzo
- Giorno 4: staccato dalla corrente al 100% e messo in ricarica al 41% con 14:12 ore di standby e 2:16 ore di utilizzo
- Giorno 5: staccato dalla corrente al 100% e messo in ricarica al 28% con 14:21 ore di standby e 2:40 ore di utilizzo
Ne conviene che se facciamo una media tra i dati raccolti abbiamo che la batteria di Apple Watch in media arriva a fine giornata con una carica residua del 29,25%, davvero un ottimo risultato (in media).
Per concludere quindi andiamo a vedere come si comporta la batteria di un iPhone collegato ad Apple Watch. Io ho un iPhone 6 Plus, quindi in un certo senso parto avvantaggiato perchè ho già una batteria che mi permette di arrivare a fine giornata con un buon margine. Solitamente arrivo a fine giornata con una percentuale di batteria che va dal 35% al 38%. Con Apple Watch non voglio dire che le cose cambino drasticamente ma un miglioramento c’è e anche se leggero va segnalato. Infatti con l’uso di Apple Watch il mio iPhone raggiunge fine giornata con un valore di batteria che va dal 38% al 42%. Non molto di più rispetto al solito ma quanto basta per regalare all’iPhone qualche punto percentuale in più. Di sicuro possiamo confermare che l’uso di Apple Watch non incide negativamente su iPhone, anzi lo mantiene più o meno sui valori standard e in alcuni casi ne migliora leggermente l’autonomia.
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