Il servizio di streaming musicale Apple Music è sempre più vicino al debutto. Ben presto gli utenti di tutto il mondo potranno usufruirne, ma sicuramente non avrà vita facile data la presenza di altri affermati servizi concorrenti disponibili già da tempo sul mercato. Riuscirà Apple a trovare “quel qualcosa in più” per convincere gli utenti a passare ad Apple Music? Prima, però, bisogna risolvere altri problemi burocratici con le etichette discografiche indipendenti inglesi. Se non si dovesse raggiungere un accordo, illustri artisti come Adele, Arctic Monkeys e tanti altri rischierebbero di essere tagliati fuori .
Le etichette discografiche indipendenti, nello specifico quelle inglesi, non hanno ancora raggiunto un accordo con Apple per quanto riguarda il nuovo e tanto atteso servizio di streaming musicale che prende il nome di Apple Music. Il problema che frena la firma tra le parti è l’irremovibile periodo di prova gratuito trimestrale a cui gli utenti avrebbero diritto una volta iscritti al servizio.
Secondo quanto dichiarato dal “chairman of the British music industry lobby group UK Music“, Andy Heath e confermato anche sul Telegraph:
Quando si è a capo di un piccola etichetta dai profitti limitati, non è possibile permettersi di concedere questi periodi di prova gratuiti. Il loro piano è quello di spostare gli utenti dal download della musica, all’ascolto online, il che va anche bene, ma questo non vuol dire che possiamo permetterci di perdere 3 mesi di ricavi.
Se Apple non dovesse raggiungere un accordo con le etichette discografiche indipendenti inglesi, significherebbe dover rinunciare ad artisti del calibro di Adele, Arctic Monkeys e tanti altri noti.
Il periodo di prova fissato a 3 mesi è ormai stato confermato dalla stessa Apple, ma è stato anche uno dei maggiori problemi che hanno afflitto il servizio. Per convincere le varie case discografiche, Apple ha dovuto alzare la percentuale dei guadagni riservati alle etichette USA, passando dal 70% (ricavo ottenuto da altri servizi di streaming musicali come, ad esempio, Spotify) al 71,5%.
Questioni che Apple sta cercando di risolvere a pochi giorni dal lancio ufficiale, fissato per il 30 giungo 2015.
via – 9to5mac.com