Fa specie, è proprio il caso di dirlo, che un’azienda come DeAgostini, leader nel mondo dell’editoria a pagamento, soltanto nel 2015 si sia affacciata al core business del magazine digitale. Eppure soltanto il 30 settembre, nella suggestiva location del Carlo & Camilla in Segheria a Milano, dove tra l’altro avvenne la prima presentazione in Italia dell’Apple Watch, durante la Milan Design Week, la holding romana ha compiuto il grande passo verso l’ovvio. Noi di iPhoneItalia c’eravamo e vi raccontiamo come nasce DeAgostini Digital Edition.
L’incontro tra l’amministratore delegato DeAgostini Alessandro Belloni e Lorenzo Manfredi di Mutado, agenzia digitale che ha curato lo sviluppo dei quattro Mag, ha dato vita al nuovo progetto: dopo un lavoro di sviluppo digitale, che ha visto Manfredi fare da lead per la distribuzione e la creazione, DeAgostini, che attualmente distribuisce magazine in 40 Paesi del mondo, è arrivata a creare la propria offerta composta da quattro prodotti. Fashion, Wine, Beauty, Nail Art. Quattro tipologie di magazine che riescono ad avvicinare una vasta schiera di lettori, offrendo un contenuto editoriale verticale e, allo stesso tempo, unico, sposando anche un po’ quello che è il concetto della lunga coda dell’editoria. Ovviamente però alla base della produzione c’è l’aspetto marketing, con DeAgostini che non può non guardare al ritorno economico: se il prezzo del magazine sarà di 2,99 euro, con possibilità di abbonamento trimestrale a 6,99 e annuale a 24,99, sarà dal punto di vista dell’azienda che si diversifica l’offerta.
L’esempio di Wine è lampante, perché sulla copertina si presenta un e-commerce, pubblicizzato e sponsorizzato, con l’aggiunta di un buono sconto per l’acquisto del prodotto, proprio attraverso il magazine, che essendo su piattaforma digitale permette anche l’arrivo immediato allo store online. In un primo momento l’attività di marketing sarà basata su quella che è l’aspetto più semplice e immediato, ossia il contenuto a pagamento all’interno della rivista, poi si espanderà all’inserimento di pubblicità, andando a rimpinguare le circa 25 pagine che comporranno un magazine. Rimanendo ancorati al quantitativo delle pagine, che rappresenta probabilmente l’aspetto più performante da comprendere, è facile interpretare quanto spiegato da DeAgostini: il contenuto, il timone della produzione, non è più l’orizzontale di una volta, perché il digitale dà vita all’inserimento di gallery, di video, di contenuti, per l’appunto, digitali, che sovente non possono essere bloccati e cristallizzati nel numero di una pagina, ma permettono di scorrere la pagina, di allargarla, di analizzarne link e collegamenti ipertestuali. Insomma si parla di 25 pagine, ma resta un numero abbastanza approssimativo.
Inoltre DeAgostini ha guardato molto alla verticalità dell’offerta: per un contenuto digitale, che quindi verrà per lo più fruito da chi è avvezzo al mondo – ancora – digitale, si è cercato di offrire una connessione a personaggi noti della rete. Per questo sulla copertina di Beauty c’è Clio MakeUp, che ha anche curato i contenuti all’interno del magazine, proponendo articoli e scrivendone alcuni di proprio pugno, per un mag che prende forma sotto la sua egida. Stessa sorte è toccata al Fashion, con Morena D a curare gli aspetti salienti del magazine, offrendo soluzioni innovative per le ragazzine interessate non tanto alla moda del momento, quando all’essere fashion, ricercate. Un modo in più per attirare audience sui propri prodotti editoriali, che, sottolineano in DeAgostini, meritano di essere venduti a pagamento. Per la precisione della cadenza, per il valore editoriale, con contenuti selezionati, e per la mobilità, che permette di usufruire da ogni dove del proprio magazine. Che sia su tablet, che sia su smartphone. Meglio tardi che mai, insomma.
L’app di DeAgostini Digital Editions è disponibile gratuitamente su App Store, poi sarà richiesto l’abbonamento ai magazine che più vi interesseranno dell’offerta.