Della batteria di iPhone 6s se ne è parlato tanto, forse anche troppo e con poca cognizione di causa. Certo, un dato è inequivocabile: la batteria di iPhone 6s è più piccola (1715 mAh) rispetto a quella di iPhone 6 (1810 mAh). E qui inizia il panico! “E adesso quanto durerà? Arriverò a fine giornata? Se no, come farò ad andare su Facebook, WhatsApp e su Instagram? La mia vita potrebbe non avere più senso!!!“. Ok, calmi tutti. Benvenuti nel nostro test completo della batteria di iPhone 6s in cui vi diciamo come va realmente nell’utilizzo quotidiano. Piccolo spoiler? In realtà ve l’abbiamo già dato: state tranquilli.
Come di consueto, manterremo la nostra tradizionale modalità di analisi della batteria, ossia quella che vedrà i test eseguiti non su base “scientifica”, analizzando la durata del dispositivo in diverse circostanze, tutte poco realistiche tra loro, bensì andremo a vedere come si è comportato iPhone 6s nell’utilizzo quotidiano, con utilizzi differenti di giorno in giorno e scegliendo di attivare e disattivare, a seconda dei test, due delle funzionalità più utili, probabilmente, rispettivamente per risparmiare e, spiace dirlo, consumare batteria. Iniziamo!
Premessa: i test sono stati eseguiti con la stessa configurazione e con lo stesso backup utilizzato in precedenza in questo test eseguito su iPhone 6. L’iPhone 6s utilizzato dispone di un processore A9 prodotto da TSMC. I risultati possono variare da dispositivo a dispositivo a seconda del tipo di utilizzo del dispositivo, della copertura del segnale del gestore nella zona in cui ci si trova, della configurazione del dispositivo, delle funzioni attivate e disattivate su quest’ultimo e anche dello spazio libero su disco. Pertanto, riferitevi a questo test come mera indicazione per valutare eventuali miglioramenti e/o peggioramenti dell’autonomia dei nuovi iPhone 6s in rapporto con quella dei precedenti iPhone 6.
Giorno 1: utilizzo medio-intenso (“Ehy Siri” attivo e NO modalità di risparmio)
La prima giornata di test, iniziata alle 7.15, si è svolta con un utilizzo medio-intenso di iPhone 6s, dovuto specialmente al fatto che stavo ancora registrando le ultime parti della review e dei vari focus che stiamo pubblicando in questi giorni. Ciò significa che l’iPhone è stato spesso acceso e mantenuto con lo schermo attivo per più tempo del previsto e che, data l’illuminazione della scena, la luminosità automatica ha portato lo schermo del dispositivo ad essere molto luminoso, più di quanto sarebbe servito in una normale giornata di utilizzo. Tuttavia, nella restante parte della giornata, l’utilizzo del telefono si è limitato a due chiamate, qualche messaggio tra Facebook, WhatsApp e iMessage, normale check dei social network, diverse mail in entrata e in uscita, navigazione in Safari, qualche video su YouTube, un utilizzo modesto in LTE, ecc. Insomma, nulla di fuori dal comune, come ad esempio sessioni di gioco prolungate a titoli avidi di risorse. I risultati del primo giorno di test sono quelli che seguono.
Il telefono è rimasto acceso per 14 ore e 39 minuti, con 8 ore e 46 minuti di utilizzo. La differenza tra la voce “Standby” e “Utilizzo” sta proprio nel fatto che la seconda prende in analisi esclusivamente il tempo in cui il dispositivo è stato utilizzato: l’utilizzo può essere composto dalle classiche ore di schermo, ma anche dai singoli momenti in cui l’iPhone riceve una notifica o esegue operazioni anche a schermo spento, ad esempio. Personalmente, in questo primo test mi sarei aspettato qualcosa di più, specialmente nel confronto con iPhone 6. Va però detto che in questo test non è stata utilizzata la modalità di risparmio energetico e la funzionalità “Ehy Siri” senza connessione all’alimentazione era attiva. Da qui, la mia scelta di provare, nella terza giornata di test, a disattivare questa funzione che sembrava la causa del battery draining più accentuato rispetto ad iPhone 6.
Giorno 2: utilizzo medio con standby notturno (“Ehy Siri” attivo e NO modalità di risparmio)
Di ritorno dal primo giorno di test, avendo portato con me una batteria esterna per la sera e avendo ricaricato completamente iPhone 6s (ricarica davvero veloce, non ha impiegato più di un’oretta per arrivare al 100%) non avevo motivo di ricaricare nuovamente il mio telefono durante la notte. L’ho lasciato quindi in standby, inserendo la modalità aereo, con il 100% di carica residua. Al mattino, verso le 7.30 circa, l’ho trovato al 99%. Il che è assolutamente normale. Inizia quindi la seconda giornata di test con un tempo di standby già molto alto, dovuto proprio al fatto che il telefono era rimasto acceso di notte, anche se ciò non ha avuto gravi ripercussioni sull’autonomia finale del dispositivo. Questa giornata è stata esattamente come la precedente, ad eccezione del fatto che l’iPhone non è stato messo sotto i riflettori ma è stato utilizzato in modo assolutamente “normale” per l’utilizzo che ne faccio io. Quindi sempre qualche messaggio qui e la tra varie app, navigazione in internet, video su YouTube, mail, foto qua e la, piccoli video, ecc. Ormai avete capito come uso il telefono. Ecco quindi i risultati del secondo giorno di test.
Considerando anche lo standby notturno, che conferma di avere un impatto davvero minimo sull’autonomia del telefono (di un punto percentuale) il dispositivo è rimasto acceso per circa 24 ore, con un periodo di utilizzo che non ha risentito dello standby prolungato, scendendo però dalle 8 ore e 46 minuti del precedente test alle 8 ore e 33 minuti di questo nuovo test. C’è anche da dire che, essendo ancora nei primi cicli di ricarica, la batteria di iPhone 6s doveva assestarsi sulle migliori performance che è in grado di ottenere. Procediamo quindi con il secondo giorno di test in cui abbiamo disattivato “Ehy Siri” che personalmente trovavo anche fastidioso, dato che entrava puntualmente in conflitto con quello di Apple Watch e finivo per attivare entrambi ed avere due richieste identiche e simultanee (ad esempio, “Ehy Siri, crea un promemoria con scritto XYZ” nella migliore delle ipotesi ne venivano creati due uguali, ma spesso, poiché la comprensione su Apple Watch può risultare leggermente inferiore a quella di iPhone 6s, finivano per essere anche diversi).
Giorno 3: utilizzo medio (“Ehy Siri” disattivo e NO modalità di risparmio)
Il terzo giorno di test, il primo senza “Ehy Siri” attivo, è stato quello che mi ha fatto capire quanto questa funzione incida sull’autonomia dell’iPhone 6s. I dati, seppur all’apparenza molto vicini a quelli dei precedenti test, ci raccontano in realtà una storia molto particolare. iPhone 6s, con “Ehy Siri” spento, è durato più di una giornata. Il test in questione ha preso in esame una giornata piuttosto particolare: iniziata alle 10.00, quindi con un po’ di ritardo rispetto alle altre, e con un utilizzo moderato dell’iPhone almeno fino al raggiungimento del 20% di batteria. Raggiunta questa percentuale (quando l’iPhone segnava più o meno sette ore e mezza di utilizzo) ho iniziato – per necessità – ad eseguire uno streaming di 30 minuti utilizzando iTunes U. Qui l’autonomia del dispositivo è precipitata, logicamente, anche se il telefono è riuscito comunque a completare un’altra ora intera di utilizzo “soft”. L’utilizzo di questo test, escluso lo streaming con iTunes U, ha riguardato la normale navigazione in Safari, l’utilizzo di Mail, WhatsApp, Facebook, Tweetbot, Instagram, lo scatto di qualche foto e una chiamata di media durata.
In definitiva, l’autonomia del telefono nel terzo giorno di test si è attestata sulle 8 ore e 53 minuti di utilizzo e sulle 24 ore e 52 minuti di utilizzo in standby (standby che include, chiaramente, anche il periodo notturno in modalità aereo). Questa è stata la giornata in cui l’iPhone è riuscito a dare il meglio di se, il tutto senza ricorrere neanche per un minuto alla modalità di risparmio energetico che verrà utilizzata, invece, nel prossimo test. Da qui emerge, quindi, l’importanza di disattivare “Ehy Siri” se volete ottenere un boost in termini di durata della batteria del vostro telefono di circa un’ora in standby e di un’ora in utilizzo.
Giorno 4: utilizzo medio (“Ehy Siri” disattivo e modalità di risparmio ATTIVA)
Nel quarto giorno di test ho voluto fare una prova molto particolare: ho deciso di lasciare attiva la modalità di risparmio energetica dall’inizio alla fine. Attivata quando l’iPhone si trovava ancora al 100%, ho voluto testare l’impatto di questa funzione di iOS 9 in modo completo, anche alla luce delle ultime scoperte tecniche su di essa (attivandola, iPhone 6s si trasforma, a livello di performance, in un iPhone 5s). Sfortunatamente, probabilmente a causa di un bug di iOS, il monitoraggio di questo test non è stato possibile come di consueto. Infatti i dati di utilizzo e standby, come potete notare dallo screenshot qui sotto, non sono stati resi disponibili.
Tuttavia, l’utilizzo generale del dispositivo si è attestato sulle 28 ore in standby e sulle 9 ore di utilizzo. Per quanto riguarda i miglioramenti apportati dalla modalità di risparmio energetico di iOS 9, quindi, questi si riscontrano maggiormente nel tempo di standby che nel tempo di utilizzo. Usando il dispositivo, infatti, non noteremo praticamente miglioramenti e la percentuale di batteria continuerà a scendere come di consueto.
Conclusioni
Questi erano i nostri test eseguiti su iPhone 6s per valutarne la durata della batteria. Per quanto i risultati che otterrete potranno risultare di poco o di molto distanti da quelli da noi proposti, in positivo o in negativo. Questo non significa che i nostri dati siano “giusti” e i vostri “sbagliati” e che per questo dobbiate preoccuparti, e logicamente non è vero nemmeno il contrario. Semplicemente il consumo di batteria dipende non solo da quanto si utilizza un dispositivo, ma anche da come lo si utilizza e con quali settari (se volete risparmiare batteria, seguite questi consigli).
In ogni caso, la batteria di iPhone 6s, a grandi linee, non risente della diminuzione dei mAh e resta in linea con quella di iPhone 6. Non aspettatevi, quindi, ne un incremento di autonomia sul nuovo iPhone, ne una diminuzione rispetto al modello precedente. Se venite da un iPhone 5s o precedente, invece, noterete sicuramente un incremento di autonomia passando ad iPhone 6s, cosa che avreste notato anche passando ad iPhone 6.