Nella giornata di ieri Activision Blizzard ha annunciato l’acquisizione di King Digital Entertainment, lo studio di produzione di videogiochi irlandese capitanato dall’italiano Riccardo Zacconi: un investimento di 5,9 miliardi di dollari, un’operazione che non ha precedenti nell’industria e che è stata prontamente valutata e analizzata da Michael Pachter, analista che di recente ha bollato in maniera più che negativa l’operazione di Nintendo che sfocia nel mobile con Miimoto.
Pachter ha subito elogiato la mossa di Activision Blizzard giudicandola come ottima: King Digital, d’altronde, rappresenta nel panorama mobile una delle compagnie più solide e con una posizione più che importante grazie ai suoi 350 milioni di utenti attivi ogni mese. Infine parlando della cifra spesa, Pachter ha voluto sottolineare subito come non ci fosse niente di eccezionale o di inaspettato: la fusione tra Activision e Blizzard costò cifre ben più alte, che ora il colosso americano può tranquillamente permettersi. La spesa, pertanto, è da ritenersi assolutamente sostenibile e nei parametri aziendali. Inoltre la software house utilizzerà depositi esteri per completare l’operazione economica, depositi che se fossero stati portati negli Stati Uniti avrebbero “goduto” di un regime fiscale sfavorevole, aumentando l’imposizione e complicando chiaramente la decisione delle cifre finali.
Infine Activision acquistando King Digital, e questo rappresenta un dato di fatto che non necessita di alcuna analisi economica, irrompe nel mondo mobile in maniera più che prepotente, senza dover investire nella creazione di una struttura proprietaria che dovrebbe crescere e migliorarsi di anno in anno: con questa operazione sarà possibile usufruire di una struttura già esistente e, soprattutto, avviata e tra i leader del mercato. E chissà che King Digital non si possa trovare un domani a lavorare su un Call of Duty mobile, che, ne siamo sicuri, sarebbe pronto a scuotere il mercato allo stesso modo di come fa attualmente la saga principale per console.