Tim Cook: “La Smart Battery è per chi viaggia di notte, non per la ricarica giornaliera”

Dopo le tante polemiche sul design della muova Smart Battery di Apple, Tim Cook ha preso in mano la situazione e ha difeso le scelte stilistiche di Apple.

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Parlando dell’ultimo accessorio realizzato da Apple, Tim Cook ha voluto difendere l’azienda dalle varie accuse (“batteria troppo brutta“, “batteria realizzata per colmare una lacuna dell’iPhone” …):

Se ricarichi il telefono ogni giorno, probabilmente non avrai bisogno della Smart Battery. Ma se se in gita fuori o viaggi spesso di notte, è qualcosa di molto bello e utile da avere

Sul design:

Io non la chiamerei gobba. Vedi, io in questo momento ho inserito il mio iPhone 6 all’interno della Smart Battery. Tu hai mai provato a togliere un iPhone dalle batterie di altri produttori? Sono tutte battery case rigide e ci vuole molta forza per estrarre il dispositivo, mentre i nostri designer hanno pensato ad un prodotto intelligente. Per questo la parte rigida è concentrata solo su una porzione della cover (la gobba, ndr), mentre tutto il resto è realizzato con materiali morbidi, così da facilitarne l’utilizzo.

In un secondo incontro tenuto con dei ragazzi all’Apple Store Upper East di New York, Tim Cook ha parlato anche di educazione e di istruzione negli Stati Uniti. Per Cook, i corsi di programmazione dovrebbero diventare obbligatori nelle scuole, perchè può aprire tantissime strade professionali e personali ai giovani ragazzi: “Ed è per questo che Apple organizza workshop come questi, dedicati ai bambini dai 6 ai 14 anni“.

Apple sta anche lavorando per migliorare l’istruzione degli Stati Uniti anche per quei ragazzi che non possono permettersi scuole private: “Con il nostro programma di aiuto a 120 scuole, abbiamo creato mense gratuite e nuovi corsi senza spese aggiuntive per le istituzioni”. 

Cook ha anche parlato dei Chromebook, che per il loro costo esiguo vengono utilizzati ora da tantissime scuole: “Peccato si tratti solo di macchine utili per fare test, che nella pratica e nella vita dopo la scuola difficilmente possono essere utilizzati. Noi dobbiamo stimolare la creatività dei ragazzi, non fargli fare dei test. Oggi non abbiamo più bisogno di un’istruzione che insegni a memorizzare sterili concetti… vedi, io ho un iPhone e posso memorizzare tutto qui. Abbiamo invece bisogno di stimolare la creatività delle persone. L’aula del futuro deve insegnare a trovare le soluzioni ai problemi e ad esprimere se stessi”. 

 

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