Banksy, uno dei maggiori esponenti della street art, ha creato un’opera molto particolare che parte dalla figura di Steve Jobs per responsabilizzare il mondo verso la crisi dei rifugiati siriani.
L’artista britannico ha dipinto un’immagine di Steve Jobs, figlio di un rifugiato siriano, sul muro del famigerato campo profughi Calais in Francia. Steve Jobs ha un sacco sulla spalla e un vecchio Mac tra le mani, il tutto per rappresentare “il figlio di un immigrato dalla Siria”.
L’idea di utilizzare Steve Jobs come rappresentante dei profughi siriani ha fatto centro, visto che nelle ultime ore su Twitter e sui social la foto sta girando grazie a migliaia di condivisioni. Jobs era infatti figlio naturale di un rifugiato siriano di nome Abdul Fattah Jandali.
Nel 1950, l’uomo si trasferì negli Stati Uniti, dopo aver studiato a Homs, antica città della Siria, e presso l’Università di Beirut in Libano. Una volta arrivato negli Stati Uniti, incontrò la futura madre di Steve Jobs, ma i due, per motivi economici, decisero di dare in adozione il piccolo. Jobs non li ha mai perdonati, visto che li ha sempre considerati “solo dei genitori biologici“.