Da un po’ di tempo si dice che Apple sia interessata alla realtà virtuale, come confermato indirettamente da Tim Cook pochi giorni fa. Al momento però, a parte qualche brevetto, Apple non ha presentato nulla di concreto e continua a rimanere in disparte e a guardare come si evolve il mercato, nell’attesa di capire quando la tecnologia sarà davvero matura per essere venduta alla massa.
Tim Cook ha ribadito che la realtà virtuale è comunque un mercato da valutare e che le possibili applicazioni sono molto interessanti e “cool”. Raramente il CEO di Apple si sbottona così tanto su prodotti che Apple non produce, per questo in tanti si aspettano che nei prossimi 2 anni l’azienda presenti una qualche tecnologia collegata proprio al mondo VR.
Apple non si è mai fatta scrupoli in passato, quando più volte ha atteso diverso tempo prima di presentare un nuovo prodotto. Lo ha fatto con gli smartphone lo ha fatto con i tablet e lo ha fatto con gli smartwatch. Altre volte ha atteso e ha poi deciso che forse era meglio evitare, vedi l’esempio dei Google Glass che ora sono miseramente falliti.
Con la realtà virtuale, però, la situazione potrebbe essere diversa. Apple ha già effettuato una serie di acquisizioni di aziende specializzate in questa tecnologia, come la Emotient di poche settimane fa. L’azienda sembra interessante al riconoscimento facciale per lo sblocco dei dispositivi, ma anche a funzioni più legate al mondo VR in senso stretto.
Non sappiamo se Apple stia pensando di realizzare dei veri e propri occhiali VR, ma in ogni caso la tecnologia interessa molto. Sfruttando le conoscenze acquisite in HomeKit e tvOS, Apple potrebbe anche creare una piattaforma software che possa essere utilizzata da produttori terzi per la realtà virtuale. Insomma, gli altri producono gli occhiali, Apple si preoccupa della piattaforma e della compatibilità con l’iPhone di app e altre funzioni.