Dopo aver sviluppato il 3D Touch, Apple continua a sperimentare nuove tecnologie di input per l’iPhone, come dimostra il nuovo brevetto pubblicato alcuni giorni fa.
Il brevetto “Proximity and multi-touch sensor detection and demodulation” descrive nel dettaglio una serie di metodi con i quali i fotodiodi o altri sensori di rilevamento di prossimità possono lavorare insieme ai tradizionali display multitouch, per consentire all’utente di interagire in maniera avanzata con il proprio smartphone. In qualche modo, questa invenzione è molto simile al 3D Touch, ma con una misura di ingresso opposta all’asse z rispetto allo schermo dello smartphone.
In pratica, questi sensori consentirebbero all’utente di interagire con lo schermo senza toccarlo fisicamente, grazie ad una serie di sensori di prossimità. Tutto questo potrebbe essere frutto della tecnologia sviluppata da PrimeSense, azienda israeliana acquisita alcuni mesi fa e che in passato ha lavorato alla prima generazione del Kinect di Microsoft.
Con il brevetto di oggi, Apple propone una soluzione simile da integrare su iPhone, grazie ad un elemento di rilevamento capacitivo disposto su tutta la superficie del display. Apple sfrutterebbe una serie di LED a infrarossi e di fotodiodi, già utilizzati per il sensore di prossimità integrato sulla parte superiore degli iPhone.
Grazie a queste tecnologia, iOS potrebbe offrire nuove possibilità di integrazione tra tasti virtuali, trigger e tanto altro.