Anche se sono disponibili oltre 15.000 applicazioni per Apple Watch, molte di queste non sono considerate sufficientemente utili da gran parte degli utenti. Insomma, al momento manca una vera e propria “killer-app” per lo smartwatch di Apple.
Quando un utente acquista il suo primo iPhone, subito scopre che bisogna installare delle top app come Tweetbot, Camera+, 1Password o Candy Crush. Lo stesso vale per l’iPad, con le app Adobe o Pixelmator, solo per citarne un paio. Su Apple Watch, invece, manca una vera e propria lista di app da “installare assolutamente“.
Sullo store esistono già migliaia di applicazioni per Apple Watch, alcune utili altre meno. Nessuna, però, veramente essenziale per la maggior parte degli utenti. Certo, è probabile che la piattaforma debba ancora maturare, ma non dimentichiamoci che l’SDK è disponibile da oltre un anno, tantissimo tempo nel mondo tecnologico. Qualcuno potrebbe anche obiettare che l’iPhone, quando venne lanciato, aveva solo 15 app e tutte realizzate da Apple, e che ci vollero mesi prima che aprisse l’App Store. Vero, ma anche in questo caso ormai i tempi sono cambiati e lo sanno anche le pietre che il successo di un dispositivo dipende anche e soprattutto dall’ecosistema di app disponibili. Senza l’App Store, l’iPhone non sarebbe mai arrivato dove si trova adesso.
Su Apple Watch bisogna ragionare in maniera diversa, e non limitare le app a semplici prolungamenti della controparte iPhone. Apple dovrebbe anche rivedere l’interfaccia utente e la Home dell’Apple Watch, per dare più risalto alle app che, si spera, arriveranno nei prossimi mesi. Anche l’Apple Watch di seconda generazione potrebbe migliorare questa situazione, visto che dovrebbe avere un hardware più performante e supportare mate più app. Oggi, infatti, per aprire alcune app sono necessari anche diversi secondi…
In ogni caso, la gran parte delle app non fanno altro che ricevere gli avvisi e le notifiche provenienti dall’iPhone. Poco, troppo poco.
Per avere una killer-app c’è quindi bisogno anche dell’aiuto di Apple, che deve aprire watchOS come ha fatto con iOS. Deve anche consentire all’utente di gestire al meglio le icone delle app, dando più risalto ai titoli preferiti. Le app devono poi essere tempestive, perché l’utente non può aspettare diversi secondo prima di leggere un’informazione sul proprio Apple Watch.