Apple, Google, IKEA e McDonald dovranno comparire domani davanti al Parlamento Europeo per discutere dell’indagine condotta dalla Commissione europea, relativa ai “favori” fiscali concessi a queste multinazionali da alcuni stati come l’Irlanda. Articolo aggiornato con la prima risposta ufficiale di Apple.
Il comitato fiscale del Parlamento potrà fare una serie di domande ai rappresentati delle varie aziende, e tutto il dibattito sarà poi trasmesso alla Commissione che si sta occupando delle indagini. Starbucks e Fiat Chrysler si sono rifiutate di comparire, affermando che hanno già presentato appello per precedenti decisioni della Commissione relative al rimborso delle tasse non pagate.
Apple e le altre aziende chiamate a comparire domani si difenderanno allo stesso modo: “Abbiamo rispettato le leggi fiscali europee, non è un problema nostro se un paese fa pagare meno tasse”.
AGGIORNAMENTO: in attesa dell’udienza, Apple ha già inviato una memoria al Parlamento europeo, ribadendo che l’azienda ha sempre pagato le tasse dovute e che non ha mai ottenuto un vantaggio sleale rispetto ad altre società che operano in Irlanda. Anzi, Apple conferma che, qualsiasi sia l’esito della sentenza, continuerà ad operare in Irlanda, dove non si sono mai verificati “aiuti di stato”.
Se volete saperne di più sulla vicenda, vi consigliamo di leggere questo articolo.