Da un’idea tutta italiana arriva su App Store un’app che entra prepotentemente nella peer-to-peer economy, quella basata sullo scambio di servizi tra le parti. Grazie a Vicker, l’utente potrà liberarsi delle sue incombenze quotidiane.
Vicker è un’app gratuita che può essere definita come un marketplace per la ricerca di professionisti e piccoli lavoratori ai quali affidare qualsiasi incombenza o lavoro quotidiano (pulizie, riparazioni, lezioni private e qualsiasi altra mansione, servizio e attività si voglia richiedere). L’app, nata dall’idea dei trentenni vicentini Matteo Cracco e Luca Menti, è operativa su Roma da metà aprile e su Vicenza dagli inizi di maggio, e conta già ottimi riscontri fra gli utenti, grazie ad un sistema che include feed bilaterali di lavoratori e utenti che richiedono un servizio, assicurazione senza costi aggiuntivi, e la facoltà dell’utente che richiede il servizio di scegliere il compenso, a partire da una base minima.
Grazie alla geolocalizzazione, l’app mette in comunicazione diretta le necessità quotidiane di chiunque, in qualsiasi ambito, con un tanti piccoli lavoratori occasionali e professionisti con partita IVA. Qualsiasi sia il servizio di cui l’utente può aver bisogno – dai lavori di fatica, alle riparazioni, dalle ripetizioni alle faccende burocratiche fino alle commissioni quotidiane – Vicker permette di trovare la persona giusta grazie ad un’interfaccia moolto semplice da utilizzare. È sufficiente postare una ricerca indicando luogo, tempi e compenso per il servizio richiesto, e tutti i lavoratori iscritti a Vicker per quel settore professionale ricevono un alert e si possono candidare. L’utente può sceglie a chi affidare l’incarico consultando il profilo dei candidati e soprattutto i feedback di chi si è già avvalso del loro aiuto. La novità rivoluzionaria di Vicker è proprio questa: il compenso lo stabilisce il committente. Chi paga per il servizio decide quale sia l’equo compenso per quella prestazione, ma il sistema mette un limite minimo di € 20 per evitare giochi al ribasso.
Ad ulteriore garanzia di entrambe le parti, Vicker ne protegge la privacy (i profili dei lavoratori sono visibili solo in seguito alla candidatura), e nel contempo seleziona accuratamente con colloqui diretti tutti i lavoratori che si iscrivono alla App. Inoltre, per completare la registrazione e potersi poi candidare ad una prestazione di lavoro, tutti gli iscritti come lavoratori devono caricare nel sistema un documento di identità e codice fiscale. I pagamenti avvengono tramite Paypal (con transazione autorizzata solo a lavoro concluso), agevola le questioni burocratiche fornendo fatture e ricevute precompilate, permette prestazioni in regola per tutti i lavoratori autonomi, con e senza partita IVA (quindi niente lavoro in nero), e include anche la copertura assicurativa dei lavoratori, senza costi aggiuntivi, grazie all’accordo siglato con Zurich Italia.
Si tratta di unservizio molto interessante, che presto potrebbe estendersi in tutta Italia. L’app è disponibile gratuitamente su App Store.