La WWDC è alle porte e solitamente Apple introduce le nuove versioni di iOS e Mac OS X proprio durante la conferenza. Questa volta, Phil Schiller ha svelato alcuni dettagli in anteprima riguardanti l’App Store.
Le novità riguardano l’approvazione delle applicazioni, il revenue-sharing, gli abbonamenti e la ricerca.
L’effetto del nuovo metodo di approvazione delle app si vede già da qualche tempo. Secondo Schiller, il 50% delle applicazioni viene approvato in meno di 24 ore, mentre il 90% entro le 48 ore. In media, Apple controlla e approva circa 100.000 applicazioni a settimana.
Attualmente, il modello utilizzato da Apple per il revenue-sharing delle app vede pagato allo sviluppatore il 70% del ricavo, mentre il 30% va ad Apple. Tale modello, definito come 70-30, rimarrà in uso in futuro, con una modifica sostanziale per le applicazioni che prevedono un abbonamento.
Allo sviluppatore andranno l’85% dei ricavi (e ad Apple solo il 15%) nel caso in cui l’utente decidesse di mantenere attivo l’abbonamento per almeno un anno. Il nuovo modello sarà applicato quindi per ogni singolo utente, e sarà utilizzato a partire da questo autunno (presumibilmente a Settembre, con il lancio dei nuovi iPhone e del nuovo iOS) per gli sviluppatori che utilizzano il sistema di abbonamenti da meno di un anno. Per le applicazioni che prevedono già questa possibilità, e con abbonamenti attivi da più di un anno, il modello 85-15 sarà attivo già dal 13 Giugno.
Per incentivare gli abbonamenti all’interno delle app, Apple renderà possibile l’utilizzo di tale sistema per tutte le categorie di applicazioni presenti su AppStore. Attualmente, infatti, solo alcune categorie sono abilitate a proporre abbonamenti agli utenti, rendendo molto difficile l’accesso al nuovo modello di revenue-sharing. Gli sviluppatori potranno quindi proporre agli utenti abbonamenti con un’ampia varietà di prezzi e con la possibilità del rinnovo automatico, e potranno modificare il costo delle sottoscrizioni per i nuovi utenti (per quelli già iscritti, invece, sarà necessaria un’autorizzazione da parte degli stessi).
L’ultima novità riguarda la ricerca e la scoperta di nuove applicazioni in AppStore. Attualmente, cercando un’app, ci viene proposta una lista di risultati in ordine di rilevanza, comprensivi delle app già installate sul dispositivo. A breve, le applicazioni installate sul dispositivo non verranno più visualizzate tra i risultati (come accade già su AppleTV) e non verranno più suggerite. Saranno anche aggiunte nuove scorciatoie per il 3D Touch nella schermata Home, per condividere le applicazioni installate con altri utenti.
Alcuni rumors, inoltre, hanno anticipato la possibilità per gli sviluppatori di inserire dei banner per pubblicizzare le loro app. Schiller ha confermato le voci, affermando che un sistema del genere deve essere ben studiato per non penalizzare i piccoli sviluppatori e per non infastidire gli utenti. I banner saranno chiaramente distinti dai risultati di ricerca, saranno limitati ad un solo ad per ogni ricerca e non raccoglieranno dati sui click degli utenti. Un programma di beta testing sarà avviato in estate per valutarne l’effettivo funzionamento e migliorare il sistema.
Sicuramente si tratta di piccoli passi che pongono le basi per un’evoluzione dell’AppStore ed un’esplorazione delle app disponibili sempre più semplice e produttiva. Manca veramente poco alla WWDC ed è possibile che Schiller introduca altre novità per lo Store virtuale proprio durante la conferenza.
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