iPhoneItalia prova l’Hydrofoil Drone di Parrot

Nelle ultime due settimane, complice anche il caldo asfissiante e torrido, abbiamo avuto il piacere di provare in acqua l’Hydrofoil di Parrot, un drone che si differenzia da altre proposte simili perchè “vola” in acqua e non solo in cielo. Prezzo abbordabile e facilità di utilizzo sono i due punti a favore di questo giocattolino tutto estivo.

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Per realizzare questo Hydrofoil, Parrot ha preso sostanzialmente la base del drone Airborne e ha aggiunto il guscio removibile che fa da aliscafo: il drone fa da sistema di propulsione del natante, consentendo all’utente di controllare il piccolo mezzo direttamente da iPhone.

Nella confezione troviamo il drone vero e proprio, l’aliscafo in polistirolo e tutta una serie di piccoli e medi pezzi di plastica che devono essere assemblati. A differenza di altri droni di Parrot, questa volta bisogna perdere un po’ di tempo nel montare l’aliscafo, facendosi aiutare dal cacciavite e dalle viti incluse. L’intero assemblaggio non è complicato e richiede dai 10 ai 15 minuti: tutto si riduce a 4-5 passaggi e anche i meno esperti potranno avere tra le mani il piccolo aliscafo. La scelta del polistirolo come materiale base potrebbe far storcere il naso a molti, ma si tratta comunque di un materiale resistente all’acqua, leggero ed economico, anche se molto delicato. Insomma, state attenti quando portate in giro l’Hydrofoil, onde evitare spiacevoli sorprese.

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Tra l’altro, il “motore” dell’aliscafo è il già conosciuto e citato Airborne di Parrot, privo però delle protezioni alle eliche presenti nella confezione originale. Questo ne limita l’utilizzo all’aperto e rende più difficile volare troppo in alto, ma in ogni caso possiamo utilizzare anche il solo drone, senza aliscafo, per qualche piccola sessione di volo. Inoltre, la clip di montaggio consente di posizionare e togliere rapidamente il drone dall’aliscafo montato in precedenza: si tratta di un’operazione manuale, quindi non potremo spiccare automaticamente il volo quando il drone è collegato alla base “aliscafo”. Una volta montato, il risultato è davvero spettacolare.

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Hydrofoil si controlla sempre tramite iPhone e l’app Freeflight 3, disponibile gratuitamente su App Store. L’app riconosce il prodotto e ci permette di attivare la modalità “aliscafo” o quella “volo”.

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Il drone utilizza la connessione Bluetooth 4 per comunicare con l’iPhone, inoltre l’app permette di effettuare configurazioni e aggiornamenti firmware anche in movimento. La modalità “Hydrofoil” è quella con le opzioni di controllo più semplici, visto che si può soltanto accelerare o girare leggermente verso destra e sinistra. Quando si attiva questa modalità, il drone si posiziona in verticale, in modo che le eliche siano in grado di spostare l’aliscafo in avanti. La velocità massima che si può raggiungere è di 5.4 nodi, pari a circa 10 km/h. Con un po’ di pratica, possiamo effettuare dei giri molto stretti semplicemente variando le eliche che girano, così da muovere l’aliscafo sul posto o tra i vari ostacoli.

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Il problema riguarda sempre l’autonomia: con una singola ricarica da circa 25 minuti, abbiamo solo 7-9 minuti di utilizzo. Questa cosa può diventare frustrante, soprattutto considerando il fatto che l’Hydrofoil può essere usato in mare, dove difficilmente si ha a disposizione un punto di ricarica. Inoltre, nella confezione non è incluso un caricabatterie, quindi per la ricarica dovrete utilizzare l’USB di un PC/Mac o acquistare un caricabatterie AC-to-USB (Parrot ne vende uno a 25€). L’alternativa è acquistare un paio di batterie di ricambio, così da avere 30 minuti di “volo” a disposizione.

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Con la modalità “aliscafo” abbiamo un approccio totalmente nuovo per chi è abituato ai classici droni volanti. Sicuramente si tratta di un prodotto di nicchia, non utilizzabile da chi vive lontano da piscine, laghi o dal mare, inoltre bisogna comunque amare il mondo dei natanti e delle barche per apprezzare a pieno l’Hydrofoil. In ogni caso, il drone va utilizzato solo se l’acqua è calma e non ci sono onde. Certo, possiamo utilizzarlo anche un modalità volo e avere quindi a disposizione una versatilità che altri droni in questa fascia di prezzo non hanno, ma come abbiamo accennato prima ci sono comunque dei limiti dovuti all’assenza delle protezioni. Costruito con lamine affusolate e una carena idrodinamica, Parrot Hydrofoil Drone è ultra stabile e si muove con grande destrezza e velocità sull’acqua. Facilmente comandato da smartphone o tablet, puoi fargli compiere rapide evoluzioni e anche giri a 90 e 180°.

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Detto questo, l’Hydrofoil diverte, è facile da controllare ed è molto originale come approccio. Controllare una piccola barca in acqua non è da tutti i giorni! Personalmente ne consiglio l’acquisto a chi cerca un aliscafo-drone e non si preoccupa della mancanza di funzioni avanzate quando utilizza il drone in modalità “volo”. Insomma: guardate questo Hydrofoil come “aliscafo-drone” e non come “drone-volante”, altrimenti potreste rimanere delusi. Nel primo caso, vi divertirete sicuramente a controllare un drone che naviga tra le acque!

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Pro

  • Design
  • Approccio originale al mondo dei droni
  • Facilità di controllo
  • Doppia modalità “Aliscafo” e “Volo”

Contro

  • Poca autonomia
  • Passaggio dalla modalità “Volo” alla modalità “Aliscafo” lenta e poco immediata

Il prezzo è di 129,99€ per il modello nero e di 135€ per il modello bianco.

 

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