Ancora esplosioni e grane per il Galaxy Note 7. Samsung avvisa i clienti: “Non usatelo”.

Non c’è pace per Samsung: come vi avevamo riportato nei giorni scorsi il nuovo Galaxy Note 7 della casa coreana non era proprio partito col piede giusto. Infatti, dopo le iniziali review in cui era emersa una resistenza ai graffi del vetro anteriore mediocre, si sono cominciate a susseguire varie notizie di Note 7 andati a fuoco fino ad arrivare all’ammissione del problema di Samsung e dell’apertura di una campagna di ritiro e sostituzione.

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Purtroppo, però, i Galaxy Note 7 continuano a scoppiare, dopo la Jeep di qualche giorno fa adesso un altro Note è esploso in faccia ad un bambino, la campagna di sostituzione si sta dimostrando complicata tanto da costringere l’azienda ad un ulteriore comunicato, richiamando tutti i terminali ed invitando gli utenti a non usare più il proprio Note. Decisamente un avvio infelice per l’ultimo top di gamma Samsung.

A seguito degli ultimi avvenimenti, del divieto di portare in volo i Note 7 emanato da molte compagnie di trasporto aereo e dei casi di Galaxy Note 7 andati in fiamme – ultimissimo, in ordine di tempo, il caso del bambino di sei anni, newyorkese, a cui è letteralmente scoppiato in faccia il device mentre guardava dei video tanto da finire in ospedale con delle ustioni – Samsung è corsa ai ripari emanando un nuovo comunicato stampa in cui invita tutti i propri clienti che hanno acquistato un Note 7 di smettere di usarlo immediatamente e di procedere al ritiro e alla sostituzione.

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Sebbene, quindi, i casi interessati non siano molti, minimizza l’azienda, è ormai evidente che un richiamo di questo tipo coinvolga potenzialmente un gran numero di terminali e la relativa sicurezza degli acquirenti tanto da costringere l’azienda, dopo pressioni delle autorità usa, ad intervenire suggerendo ai propri clienti di spegnere immediatamente il telefono e di recarsi ad un centro Samsung per la sostituzione. Non veritiera, invece, la notizia circolata nelle scorse ore di un possibile blocco da remoto dei terminali incriminati da parte di Samsung, il 30 settembre.

Secondo i ben informati, il problema deriverebbe (e sarebbe un’ulteriore beffa per Samsung e per l’intera vicenda che, si stima, costerà all’azienda 1 miliardo di dollari ed un cospicuo danno d’immagine) da batterie prodotte da Samsung SDI, una società del gruppo che produce batterie al litio e a cui era stata commissionata, per la prima volta, la produzione di ben il 70% dell’intero lotto di produzione del Galaxy Note 7. Samsung si sarebbe rivolta al secondo fornitore, i cinesi di ATL (principale produttore delle batterie degli iPhone, ndr) per il prosieguo della produzione.

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Questione risolta, quindi? Non proprio… 

Secondo quanto riporta Gizmodo il programma di sostituzione negli states sarebbe, letteralmente, un incubo.
Gli operatori americani, infatti (nel link sopra è riportata l’esperienza di un utente Verizon) non sarebbero ancora stati istruiti né avrebbero ricevuto indicazioni da Samsung su come effettuare il ritiro e, cosa più grave, sarebbero sprovvisti di telefoni sostitutivi rendendo lo stesso, ancora, del tutto impraticabile (a meno di chiedere un rimborso completo).

Chi ha acquistato direttamente da Samsung, pare, non sia stato più fortunato: l’azienda ha chiesto la spedizione del terminale, per poi aprire la procedura di riaccredito, con l’invito poi rivolto all’utente di comprarne poi un’altro successivamente, oppure di comprarne un’altro attendendo poi, il rimborso.

Comunque andrà a finire, sarà decisamente un enorme danno d’immagine per l’azienda che probabilmente si poteva quantomeno arginare invitando sin da subito i propri clienti a non usare il proprio terminale e avviando un ritiro immediato, come richiedevano le autorità USA. Molti clienti, infatti, dopo le rassicurazioni della stessa Samsung sul numero limitatissimo di casi non hanno realmente percepito, probabilmente, che si trattasse di un problema di progettazione delle batterie ma solo di casi isolati, ingigantendo così il problema. La speranza, ora, è che adesso nessun altro si faccia male.

 

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