Le 9.41 del 9 gennaio 2007 rimarranno nella storia. Si tratta del minuto esatto in cui Steve Jobs mostrò al mondo il primo iPhone, dispositivo destinato a rivoluzionare il mercato mobile e non solo. Quell’orario – 9.41 – rimane ancora impresso in tutte le immagini dei nuovi iPhone pubblicate da Apple, perchè gli eventi che segnano un’azienda non vanno mai dimenticati. Ed oggi siamo a 10 anni esatti da quel giorno.
Quando venne presentato il primo iPhone lo ammetto, non seguivo molto le vicende Apple e lessi solo qualche articolo il giorno dopo. Ricordo che diversi siti stranieri ne parlavano con un certo distacco, come un dispositivo interessante ma dalle poche funzioni (e senza tastiera fisica?!?), salvo poi essere tutti smentiti qualche mese dopo quando l’iPhone arrivò ufficialmente sul mercato (il 29 giugno 2007 negli USA…). Vedere quel touchscreen in video era una cosa, provarlo con mano era un’altra.
A quei tempi ero un affezionato utente Windows, sia PC che smartphone. E per quanto riguarda gli smartphone, ne cambiavo uno ogni 6 mesi. Ricordo che avevo da poco venduto il mio amato HTC Hermes per acquistare un HTC Touch, entrambi con sistema operativo Windows.
Il mio personale passato era fatto di tanti altri smartphone, sempre Windows (mai provato un BlackBerry in vita mia, lo ammetto). Si trattava però di dispositivi poco intuitivi, con touchscreen lento (e non “multi”) e con un parco app limitato e poco ottimizzato. Ma quello era il massimo che si poteva avere per chi cercava funzioni in più rispetto ad un normale telefono cellulare.
E anche dopo la presentazione di quel primo iPhone, rimasi un convinto sostenitore di HTC e di Windows su smartphone. Fino all’autunno di quello stesso anno.
Ricordo che un giorno arrivò uno zio dagli Stati Uniti che mi chiese di dare un’occhiata al suo iPhone “perchè Giusè, lo sai, io ne capisco poco e so che tu sai usare bene il computer” (quanti di voi avranno sentito la stessa frase…). E fu in quel momento, quando ebbi tra le mani il primo iPhone, che capii quanto Apple fosse mille anni avanti rispetto alla concorrenza. Oggi sembrerà banale, ma quando provai per la prima volta il pinch-to-zoom con due dita sulle foto rimasi a bocca aperta. E la reazione era la stessa per tutti. Lo zio mi lasciò l’iPhone per qualche giorno, perchè potessi studiarlo e spiegargli un po’ di cose.
Fu allora che scoprii un mondo. E’ vero, quel primo iPhone non aveva iOS e non aveva App Store, visto che le uniche app utilizzabili erano quelle native. Già esisteva, però, la community jailbreak: sbloccai il dispositivo con una procedura lunga e macchinosa, così da consentire a mio zio di utilizzare il cellulare con qualsiasi operatore e non solo con AT&T o Verizon. Riuscii anche ad inserire lo store alternativo presente in quel momento per poter installare app terze create da sviluppatori indipendenti di tutto il mondo, e potei provare il brivido del primo sblocco e delle prime installazioni “non ufficiali”. Inutile aggiungervelo, ma mi innamorai subito di quel dispositivo. Tutto ad un tratto, quel magnifico HTC comprato con fatica sembrava vecchio di 10 anni. Lo misi subito su eBay, aggiunsi qualche risparmio e acquistai dagli USA – sempre tramite eBay – il mio primo iPhone.
Molti di voi immagineranno cosa provavo in quei giorni. Attendevo il corriere più di Babbo Natale quando avevo 6 anni. E finalmente arrivò. Confezione senza libretto d’istruzioni? E io che ero abituato a leggermi quei manuali da 150 pagine dei telefonini…
Accendo, sblocco, e via. Ecco il primo iPhone della mia vita. Certo, dovevo mettere il +39 prima di tutti i numeri salvati in rubrica altrimenti il contatto non veniva riconosciuto, ma cosa vuoi che sia! Tra l’altro c’era un’app che permetteva di farlo con un click…
Prima dell’iPhone, c’erano dispositivi di comunicazione touchscreen, ma praticamente tutti avevano tastiere fisiche. Gli schermi andavano bene per selezionare qualche menu, ma gran parte del lavoro doveva essere effettuato con quei minuscoli tasti in plastica. Anche i giochi avevano bisogno per lo più di controlli fisici, e l’esperienza utente ne risentiva molto.
Quel primo iPhone mi aprì un mondo. Navigare sul web, inviare una e-mail, utilizzare il touchscreen, gestire il calendario, guardare le foto. Su quell’iPhone tutto era più bello, davvero. E allora mi chiedevo, “se Apple ha realizzato uno smartphone così rivoluzionario, cosa avrà combinato con i computer?”. Ed ecco che dopo un anno acquistai il mio primo iMac, e dopo poco il primo MacBook Pro. Ed anche lì la differenza con i PC che avevo usato per anni era abissale, ma questo è un altro discorso…
Il 2008 arrivò il primo iPhone anche in Italia e finalmente Steve Jobs si decise ad aprire l’App Store per dare agli sviluppatori la possibilità di creare e vendere app in una vetrina globale. Seconda rivoluzione, forse ancora più importante della prima. L’App Store ha dato all’iPhone tutto quello che gli mancava: le app. Da quel momento in poi, ogni anno ho acquistato un iPhone (ammetto di aver saltato solo iPhone 4s e iPhone 6s…) e ogni anno sono rimasto sempre più soddisfatto dell’acquisto. Tra l’altro – e questa è una nota personalissima – proprio l’iPhone mi ha permesso di iniziare l’avventura su iPhoneItalia, che ormai dura dal lontano 2008.
Ogni anno, dicevo, un iPhone. Certo, più passa il tempo e meno sono le novità “wow” dei nuovi iPhone, anche perchè la tecnologia è cambiata ed è ormai matura. E’ difficile stupirsi ancora come qualche anno fa, anche se il prossimo iPhone dovrebbe ri-rivoluzionare – passatemi il termine – il mercato smartphone. Ma anche questa è un’altra storia.
Oggi si celebrano i 10 anni del primo, storico iPhone. E io ho voluto farlo raccontando la mia personale esperienza con questo dispositivo, senza ripetervi per l’ennesima volta la storia dello smartphone Apple che ormai tutti conoscono e che tutti possono leggere su Wikipedia. Spero solo di non avervi annoiato.