Un nuovo studio condotto dal Politecnico di Milano ci dice che gli acquisti via smartphone in Italia sono in crescita, con un sempre maggior numero di utenti che utilizza i dispositivi mobile per scegliere cosa comprare e completare l’operazione. Anche la navigazione web su smartphone viene ormai preferita a quella su PC.
Gli italiani utilizzano sempre di più gli smartphone, visto che per il 50% degli utenti connessi il mobile ha già soppiantato il PC, mentre per il 38% i due schermi hanno praticamente la stessa rilevanza. Oltre ad attrarre in generale sempre più traffico e tempo, il mobile è diventato centrale nei processi di acquisto degli utenti: circa l’80% degli utenti conessi utilizza lo smartphone per prendere decisioni d’acquisto o comunicare con i propri marchi preferiti. Un terzo di questi utenti utilizza poi il dispositivo per completare gli acquisti.
Per quanto riguarda gli interessi, il 69% si dichiara interessato a ricevere offerte commerciali personalizzate passando accanto ad un negozio. Non manca poi l’interesse anche per i Mobile Wallet: più di un quinto degli utenti dichiara di salvare spesso sul proprio smartphone coupon, buoni sconto, carte fedeltà o biglietti di eventi o trasporti e il 68% sarebbe interessato ad un’unica app in cui dematerializzare tutto quanto contenuto nel proprio portafoglio. Apple ha già realizzato l’app Wallet per questo scopo, ma manca il supporto di molte app terze.
Lo smartphone diventa il fulcro della navigazione web; basti pensare che 6 minuti su 10 passati online provengono dagli smartphone e sono oltre 25 milioni gli italiani che mensilmente navigano dai propri smartphone (pari a circa il 70% degli utenti Internet complessivi). Questo dato è cresciuto a doppia cifra rispetto all’anno precedente, a differenza del numero di utenti desktop che è in calo. Le app catturano circa il 90% del tempo di navigazione complessivo degli smartphone, e a farla da padrone sono quelle di Google e Facebook che attraggono quasi la metà del tempo totale.
Degli utenti connessi, oltre due terzi (68%) ha il Wi-Fi sempre attivo, mentre la percentuale scende a poco più di un terzo (37%) per la geo-localizzazione e al 19% per il Bluetooth. Per quanto riguarda la tipologia di app di brand scaricate sugli smartphone, si segnala che il 72% ha installato almeno un’app di un gestore di telefonia, il 61% di una banca (valutate come le qualitativamente migliori), il 39% di un’insegna della GDO, il 29% di un gestore utility e il 23% di un brand dell’abbigliamento.
Sotto il profilo degli investimenti pubblicitari, nel 2016 crescono tutti i formati, per un valore complessivo del mercato di 715 milioni di euro (+53% sull’anno precedente).
In particolare, si segnalano anche una forte crescita delle pianificazioni multipiattaforma (ossia dell’acquisto di un determinato spazio indipendentemente dal canale sul quale verrà poi erogato) in diretta o tramite piattaforme di Programmatic Advertising, un aumento degli investimenti ad hoc (in particolare sfruttando i dati di targeting specifici del canale e prevalentemente su formati in-App) e il miglioramento delle performance del Mobile sia in ambito Mobile Commerce che in termini di lead generation.
Quasi la metà del mercato pubblicitario sugli smartphone è costituita da formati Display (Video esclusi) in crescita del 29% rispetto al 2015; segue il Keyword Advertising che pesa il 26% e cresce del 48%. Il formato che cresce maggiormente è il Video advertising (+164%) che arriva a valere il 22% del totale. Crescono anche l’Sms Advertising (+11%) e il Classified (+189%) ma sono marginali in valore assoluto.