Apple fa registrare numeri record a Wall Street. Possiamo sintetizzare così l’ultima seduta della Borsa americana, durante la quale il titolo del colosso di Cupertino ha toccato quota 133,74 dollari. Mai così bene dal febbraio 2015. Ma cosa ha causato questa spinta positiva? Cerchiamo di capirlo insieme.
In Borsa esiste un concetto di fondamentale importanza per gli investitori, che è quello della fiducia. Al netto di speculazioni e giochi al ribasso, un titolo assume quanto più valore tanto più alta è la fiducia riposta nel titolo stesso da parte degli acquirenti. In questo momento, le previsioni legate ad iPhone 8 hanno di fatto alzato ai massimi questo particolare parametro.
Quello che sarà il “melafonino” del decennale infatti è in assoluto l’iPhone maggiormente atteso degli ultimi anni. Non è un caso che, per la prima volta, si parli direttamente di iPhone 8 e non della versione “s”, che sarebbe dovuta essere l’evoluzione naturale. È evidente come Apple abbia in serbo un vero salto in avanti con il suo prossimo smartphone, e questo agli investitori piace tremendamente.
Si tratta di un ritorno di fiducia sulla capacità innovativa dell’azienda di Cupertino, un vero e proprio motore per il settore smartphone, che Apple aveva probabilmente smarrito negli ultimi anni (o meglio, messo da parte consapevolmente). Dunque, la “mela morsicata” è arrivata a capitalizzare la cifra record di 700 miliardi di dollari, esattamente la somma della capitalizzazione di due colossi della finanza mondiale come JP Morgan ed Exxon Mobil.
Non a caso qualche giorno fa vi parlavamo dell’enorme liquidità in mano ad Apple. Tutto questo fornisce inevitabilmente un vantaggio strategico ed economico enorme rispetto alla concorrenza. In attesa di un ulteriore salto in Borsa con il lancio di iPhone 8.