Esattamente 25 anni fa, era il 29 maggio del 1992, l’allora CEO di Apple John Sculley si presentò sul palco del CES di Chicago per mostrare al pubblico un piccolo tablet. Il mondo scopriva l’Apple Newton.
Da quel giorno tante cose sono cambiate: Sculley, l’uomo che più di tutti contribuì all’allontanamento di Steve Jobs, era alla guida di Apple, nessuno aveva mai realizzato un tablet e il CES non “apparteneva” solo a Las Vegas.
Il Newton era un dispositivo dall’alto potenziale, ma probabilmente il suo più grande difetto fu l’essere uscito 15 anni troppo presto. Il dispositivo fu un flop di vendite, ma il suo impatto è stato enorme. Come spiega anche Meshable, il Newton ha segnato l’inizio dell’era buia di Apple, quando l’azienda rischiò quasi di fallire. Probabilmente, senza questo “inizio della fine”, Steve Jobs non sarebbe mai ritornato in Apple e senza di lui al comando non sarebbero mai nati prodotti come l’iPod e l’iPhone.
Non a caso, quando nel 1997 Steve Jobs tornò alla Apple, una delle sue prime mosse fu quella di eliminare il Newton dai prodotti dell’azienda. Per molti, quella mossa fu soltanto una vendetta contro Sculley, ma in realtà dietro c’era la consapevolezza che quel prodotto non avrebbe mai funzionato.
Ma quel Newton era davvero un dispositivo innovativo. Aveva una rete a raggi infrarossi che consentiva di inviare email e messaggi in modalità wireless. Aveva anche il riconoscimento della scrittura a mano tramite l’apposita penna in grado di migliorare con il tempo e in base agli utilizzi dell’utente. E non mancavano app di produttività come Note e Rubrica.
Il Newton, però, in tutte le sue varianti (Apple rilasciò 7 modelli in 6 anni) era anche pieno di difetti. Il trasferimento dei dati era molto lento, e l’utilizzo della stilo sullo schermo un’esperienza pessima. Ad esempio, il non sempre preciso riconoscimento della scrittura divenne protagonista di diversi sketch divertenti nel corso degli anni.
Molte cose di quel Newton non vanno però viste con la prospettiva di oggi. Nel 1992, il mondo semplicemente non era pronto per questo tipo di dispositivi: i processori mobile non erano abbastanza potenti, gli schermi non erano certo di qualità e la connettività wireless non era onnipresente come oggi. In pratica, era molto più semplice eseguire molte delle attività presenti sul Newton direttamente sul computer.
Fortunatamente, Apple non ha mai rinunciato al concetto base del Newton e dalle sue ceneri è nato lo sviluppo dell’iPad. In quest’ottica è quindi difficile guardare al Newton come un fallimento, visto che è stato il primo tentativo di Apple di creare un tablet.
Utilizzare oggi un Newton sarebbe un’esperienza sicuramente complicata, ma non certo impossibile. Tra l’altro, su eBay è possibile trovarne di vario tipo, dai 10 dollari ai 1500 dollari per le versioni più rare.