Recensione Apple Watch Series 3: incompleta perfezione! – VIDEO

Questo non è solo l’anno di iPhone 8 e di iPhone X, ma anche quello di Apple Watch Serie 3. Apple ha infatti annunciato una nuova versione del suo smartwatch – che tra le altre cose è ora l’orologio più venduto al mondo – che si arricchisce con una importante novità: la connessione dati, per essere sempre connessi anche in assenza di iPhone. Ma c’è un piccolo problema: per il momento questa tecnologia non è supportata in Italia. E quindi vale davvero la pena acquistare Apple Watch Series 3? Scopritelo all’interno della nostra recensione completa!

Apple Watch Series 3, come detto, arriva in Italia privo della più interessante novità: la connettività cellulare. Ciò significa quindi che non potremo effettuare e ricevere chiamate, ricevere messaggi e notifiche senza il nostro iPhone sempre connesso tramite Bluetooth. In sostanza non è cambiato nulla rispetto al passato, ma il punto è proprio questo: è innegabile che rispetto all’appeal che ha all’estero, Apple Watch Series 3 in Italia rappresenta un semplice miglioramento incrementale del Series 2 dello scorso anno. Tra l’altro, sempre a causa dell’assenza del modello Cellular, in Italia possiamo unicamente acquistare il nuovo smartwatch in versione Sport: scompaiono (almeno per ora) i modelli in acciaio (incluse le varianti Hermes) e in ceramica. Resta invece disponibile, come unica alternativa, l’edizione Nike che si arricchisce con nuovi cinturini.

C’è comunque da considerare un aspetto: l’Apple Watch Series 3 in versione Cellular richiede, nei Paesi in cui già viene venduto, un sovrapprezzo del piano tariffario che si sceglie per l’iPhone: infatti gli operatori internazionali stanno attualmente “gonfiando” gli abbonamenti di circa 10€/mese per tutti gli utenti interessati ad accoppiare un Apple Watch Cellular al proprio smartphone Apple. Non sappiamo cosa accadrà in Italia quando potremo utilizzare un Apple Watch con connettività dati, ma ci aspettiamo scenari simili a quelli visti al di la dei confini nazionali.

Fatte queste necessarie premesse, Apple ha comunque scelto di vendere il nuovo Apple Watch Series 3 anche in versione GPS-only ed è questo il modello che ho potuto testare in questi giorni. Una bellissima variante Space Gray che ho abbinato a diversi cinturini, tra cui il bellissimo e comodissimo Sport Loop, un’altra delle novità di fine anno e che ho recensito qui. Dimenticando, per un attimo, la connettività dati, che altro ha da offrire questo nuovo Apple Watch?

La prima modifica rispetto al modello dello scorso anno sta nell’introduzione di un nuovo processore realizzato da Apple che prende il nome di S3. Questo chip è un dual core e riesce ad offrire prestazioni fino al 70% migliori rispetto a quelle, già ottime, viste su Apple Watch Series 2. La maggiore potenza consente, inoltre, per la prima volta, di far “parlare” Siri sul nuovo smartwatch: adesso infatti si potrà semplicemente ascoltare la risposta dell’assistente al posto di leggerla sullo schermo. Decisamente meglio rispetto al passato. All’interno di Apple Watch Series 3 arriva poi anche un nuovo chip wireless, di nome W2, che migliora le connessioni Bluetooth e WiFi, ora più stabili e veloci.

Le novità più interessanti riguardano però gli sportivi: oltre al già citato Sport Loop (che è sicuramente un compagno ideale durante l’attività fisica) il nuovo Apple Watch include anche un altimetro che è in grado di misurare le salite e le discese compiute durante l’allenamento, nonché il numero di scale salite ogni giorno. Tutti dati che confluiranno nell’app Salute su iPhone. Completa il quadro watchOS 4, il sistema operativo montato su Apple Watch Series 3 – ma installabile anche su tutti gli altri Apple Watch – che ridisegna completamente l’app Allenamento, offre nuove indicazioni smart per completare gli anelli dell’app Attività e include diversi nuovi quadranti tra cui uno dedicato a Siri.

Ci sono anche delle funzioni di sicurezza legate alla salute che ho particolarmente apprezzato: Apple ha scelto di sfruttare al meglio il sensore per il rilevamento della frequenza cardiaca (da sempre presente su Apple Watch) e con watchOS 4 ha abilitato diverse nuove funzioni. Adesso Apple Watch rileverà non solo il battito nel momento della misurazione, ma stimerà anche una media dei battiti a riposo, dei battiti durante una camminata e memorizzerà la frequenza media di tutti gli ultimi allenamenti. In più l’orologio vi invierà una notifica ogni volta che il vostro battito cardiaco a riposo supererà la soglia di sicurezza dei 120 battiti al minuto. Davvero fantastico e utilissimo.

A stupirmi di più è stata, però, la batteria di questo Apple Watch: probabilmente dobbiamo ringraziare il nuovo processore, ma ciò che conta è che il nuovo Apple Watch Series 3 ha davvero un’autonomia ottima e che fa registrare risultati superiori a quella, pur buonissima, di Apple Watch Series 2. Con quest’ultimo riuscivo a chiudere senza problemi due giornate di utilizzo standard, mentre con il nuovo Apple Watch Series 3 sono riuscito a completare tre giorni di utilizzo senza alcun genere di problema e senza mai attivare la modalità di risparmio energetico. Se stresserete particolarmente l’orologio non avrete comunque problemi a completare almeno due giornate di utilizzo, facendovi comunque avanzare un bel po’ di autonomia. L’unico dubbio riguarda l’aspetto Cellulare che sicuramente inciderà in negativo sui consumi, ma per ora non è un problema che ci riguarda.

Queste sono quindi le novità di Apple Watch Series 3 rispetto al precedente modello. Tutto il resto resta invariato: lo schermo è sempre di ottima qualità e sufficientemente luminoso per essere guardato senza problemi anche sotto la luce diretta del sole; lo speaker è di buona qualità e ha un volume piuttosto alto; l’interazione con il dispositivo avviene sempre tramite lo schermo multitouch (che supporta il Force Touch) o tramite la comodissima Corona Digitale. Tutto come prima e va benissimo così.

Nel complesso Apple Watch Series 3, anche nella versione GPS-only, è un buon upgrade. Di sicuro non farà gridare al miracolo i possessori di un Apple Watch Series 2, ma qualcuno di loro, sono convinto, starà valutando (o avrà già valutato) l’upgrade. Ovviamente è un Apple Watch che offre il meglio a chi proviene dalla Serie 1 o addirittura dalla Serie 0, ma è senza dubbio il punto più alto raggiunto fino ad oggi in tema di smartwatch: prestazioni ottime, batteria da vendere, buono schermo e un software che diventa sempre più maturo. Quando arriverà anche la versione Cellular sarà davvero uno smartwatch completo e affidabile.

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