Oggi è il gran giorno di Tim Cook a Firenze, ospite d’onore dell’evento che celebra i 18 anni dell’Osservatorio Giovani-Editori.
Tim Cook è stato scelto come testimonial d’eccezione per festeggiare i 18 anni dell’Osservatorio Giovani-Editori. Tim Cook ha incontrato oltre 1.000 studenti che erano in sala e che hanno potuto fare domande al CEO di Apple.
Arrivato all’Oden accolto dalle note di “Chandelier” e dall’applauso dei presenti, Tim Cook ha parlato subito dell’importanza dei giovani per il progresso della tecnologia e non solo: “L’educazione è ciò che forma le persone e l’istruzione è ciò che rende tutti uguali. Oggi devo ammettere che i ragazzi devono affrontare una complessità che ai miei tempi non esisteva. Io sono nato in una famiglia con pochi mezzi e ho visto mio padre che ogni giorno andava a lavorare per mantenere la famiglia, ma non gli piaceva il suo lavoro. Per cui il mio obiettivo, già a 16 anni, era molto semplice: amare il mio lavoro. E poi volevo raggiungere degli obiettivi. Non sentitevi mai soli, perchè ci sono sempre altre persone come noi. E non scoraggiatevi davanti alle prime difficoltà, perchè sono convinto che con la tenacia qualcosa prima o poi succede sempre”.
Per il futuro, Tim Cook torna a parlare di realtà aumentata e intelligenza artificiale “... due tecnologie che cambieranno il mondo. La realtà aumentata permette di fondere il mondo fisico con quello virtuale e non ci isola mai, come invece capita con la realtà virtuale. Le tecnologie di AR possono essere applicate in tutti i campi, dal giornalismo alla sanità. Bisogna solo aspettare, ma sono convinto che accadrà qualcosa di rivoluzionario. Nel 2008 lanciammo l’App Store e tutti credevano che nessuno avrebbe mai usato le app. Ora c’è qualcuno di voi che riesce ad immaginare la sua vita senza app?”.
Cook ha parlato anche di terrorismo, sempre partendo dalle domande degli studenti: “Anche l’attacco a Las Vegas è terrorismo. Ormai gli USA hanno vissuto tantissime tragedie, ma ogni volta abbiamo il cuore spezzato. Dobbiamo fare un passo indietro e chiederci come mai accadono queste cose, evitando di politicizzare ogni situazione. Sono convinto che ci sono tante persone ragionevoli che insieme troveranno una soluzione e cambieranno questa situazione”.
Tim Cook ha anche spiegato perchè i prodotti Apple costano di più in Italia rispetto ad altri paesi: “E’ una questione di tasse locali, che in alcuni paesi sono più alte. Dipendesse solo da noi, applicheremmo lo stesso prezzo in tutto il mondo“.
Infine si è parlato anche di fake news: “Penso che la questione delle fake news sia molto peggio e le conseguenze più gravi di quello che molti pensano. Non si tratta di quando un media pubblica una notizia in modo sbagliato, ma sono quelle notizie costruite ad arte per polarizzare la nostra società, per metterci gli uni contro gli altri. E nella storia quando questo succede è sempre presagio di cose molto gravi. Solo cose negative possono arrivare da questo”.
Prima di giungere al Teatro Odeon dove si è tenuto l’evento, Tim Cook ha fatto un giro della città e ne ha approfittato anche per visitare gli Uffizi.