I genitori sono sempre più preoccupati nel limitare il tempo di utilizzo dei dispositivi elettronici con schermo ai propri bambini, ma un nuovo studio condotto in Gran Bretagna afferma che tutto questo non è necessario.
Uno studio congiunto condotto dall’Oxford Internet Institute e dall’Università di Cardiff, pubblicato sulla rivista Child Development, è arrivato alla conclusione che non c’è alcun legame tra un tempo ridotto di utilizzo dei dispositivi elettronici da parte dei bambini e un loro maggiore benessere.
Lo studio ha preso in esame 20.000 famiglie in cui è stata valutata la correlazione tra l’utilizzo di questi dispositivi con schermo e il benessere dei bambini. Le misurazioni hanno riguardato alcuni aspetti come l’impatto sul recupero emotivo, il livello di curiosità e l’effetto positivo.
Addirittura, sono stati misurati effetti positivi nei bambini che utilizzavano in media più di due ore al giorno dispositivi elettronici con schermo. Lo stesso vale anche per gli adolescenti, con la conferma che i limiti previsti dalle linee guida AAP (massimo 2 ore al giorno) si basano su ricerche antiquate, che oggi non hanno più alcun valore.
La vera chiave, spiega l’Università, non è il tempo di utilizzo da parte dei bambini, ma quello che loro fanno con questi dispositivi. Il consiglio è di insegnare ai bambini il corretto utilizzo di smartphone e tablet, non limitandolo solo ai meri giochi, ma anche ad attività come il disegnare, il leggere o lo scoprire nuove cose. Il problema è la qualità, non la quantità.