Dal suo lancio avvenuto nel 2012, Apple Maps è stata costantemente migliorata dopo le forti critiche iniziali. Malgrado questi miglioramenti, a livello cartografico Google Maps rimane ancora lontana.
Un un articolo molto dettagliato, il cartografo Justin O’Beirne illustra l’evoluzione dei dati cartografici di Apple e Google nel corso del tempo. In questo confronto, l’esperto spiega che il vantaggio competitivo di Google è dato dal maggior tempo avuto a disposizione. Google ha raccolto così tanti dati, in così tante aree, che al momento Apple non è in grado di competere.
Come riferimento, Google Maps è stato lanciato nel 2005, con Sreet View che è stato aggiunto solo due anni dopo. Apple, invece, ha lanciato la sua app Mappe solo nel 2012. In questo settore, sette anni di differenza sono un’enormità, visto che hanno dato a Google molto più tempo per catturare dati dettagliati delle varie aree.
Dall’analisi si evince che Google ha costantemente aggiunto dettagli nelle sue mappe, con un livello di precisione che si estende fino ai capannoni degli attrezzi, ai rifugi nei parchi e ai garage. Apple Maps, invece, offre molti meno dettagli in gran parte delle zone:
O’Beirne spiega che Google crea questi dati usando le sue stesse immagini satellitari, mentre Apple probabilmente prende i propri dati da fornitori terzi come TomTom. Potendo creare internamente una propria libreria di informazioni e dati cartografici, Google è stata in grado di generare i propri metadati, che possono essere utilizzati per estrapolare ancor più informazioni e metadati. Si tratta di un vantaggio competitivo che continua a crescere alimentato da se stesso.
C’è da dire che negli ultimi anni Apple ha lavorato molto per migliorare Mappe e sviluppare una propria tecnologia di mappatura interna, anche con l’ausilio di appositi veicoli. Questi sforzi saranno premiati soprattutto nello sviluppo del sistema di guida automatica su cui sta lavorando l’azienda.