Negli Stati Uniti salgono a 45 le cause legali contro Apple in merito al deliberato rallentamento degli iPhone con batteria deteriorata. Uno studio legale della California, però, vuole andare oltre al semplice risarcimento.
Lo studio DiCello Levitt & Casey vuole obbligare Apple a sospendere il programma di riciclaggio della batteria, così da poter conservare tutte le batterie sostituite fino ad oggi e in futuro. Questa richiesta serve per avere tutti i dati sui test diagnostici, al fine di proteggere le richieste dei consumatori interessati. Insomma, le batterie sostituite sono delle vere e proprie prove.
Gli avvocati pensano infatti che Apple abbia attuato una serie di pratiche ingannevoli: “Apple ha venduto gli iPhone agli utenti promuovendo un’eccellente durata della batteria e una velocità di elaborazione tra le migliori del mercato. I clienti facevano affidamento a tali affermazioni, non sapendo che i dispositivi avrebbero avuto un problema con la batteria con relativo spegnimento improvviso del telefono. E non sapevano che iOS avrebbe risolto questi problemi andando a diminuire le prestazioni degli iPhone interessati. Apple ha ingannato molti utenti, causando dei veri e propri danni materiali”.
Per questo motivo, nella querela viene scritto che sia le batterie sostituite che i test diagnostici sono delle prove critiche da poter portare in tribunale per chiedere un risarcimento ad Apple. Per questo motivo, viene chiesto di sospendere il programma di riciclaggio attuato da Apple per distruggere le batterie sostituite e ricavarne nuovi materiali.