In questi giorni si è molto parlato della decisione presa da Apple di posticipare al 2019 le grandi novità previste per iOS 12 e di limitarsi a creare un sistema operativo che vada ad ottimizzare le prestazioni e a migliorare l’affidabilità generale. Ovviamente la notizia non è stata ufficializzata da Apple, ma diverse fonti hanno confermato il rumor. E adesso ci si chiede se questa strategia sarà premiata…
Dopo anni in cui siamo stati abituati a nuovi major update di iOS ricchi di novità funzionali e grafiche, la prossima versione che sarà rilasciata in beta a giugno potrebbe limitarsi a limare alcuni dettagli e a perfezionare le prestazioni.
Ad esempio, come riportato da 9to5mac, più volte lo YouTuber Chris Pirillo ha documentato casi relativi al calo di frame rate su iOS. Uno dei problemi più evidenti relativi al frame rate si nota quando viene richiamata Siri e si prova ad accedere al Centro di Controllo. Si tratta di una situazione “improbabile”, e probabilmente per questo Apple non ci ha mai lavorato, ma iOS 12 potrebbe servire a perfezionare anche queste piccole cose.
Tra l’altro, i problemi di frame rate sono incoerenti e non sono riferibili al solo software, visto che si verificano casi diversi in base al dispositivo utilizzato. Bisogna quindi lavorare sui singoli dispositivi per ottimizzare il tutto. Ad esempio, scorrere i messaggi principali dall’app Messaggi risulta perfettamente fluido su iPhone 6s o 6s Plus, ma molto meno fluido sugli iPhone più recenti. E questo è un problema di non facile soluzione, visto che gli iPhone più recenti dovrebbero avere meno problemi di frame rate. Tra l’altro, i cali di frame rate sono aumentati nelle ultime versioni di iOS, soprattutto dopo la riprogettazione grafica di iOS 7.
Forse proprio per questo motivo Craig Federighi ha deciso di fermare tutto e di concentrarsi principalmente su questi piccoli ma fastidiosi problemi di ottimizzazione. Un’azienda come Apple non può permettersi di avere un sistema operativo con problemi di vario tipo, anche se non gravissimi.
Ciò che l’azienda sta per fare è rallentare le scadenze software, concentrandosi proprio sulle ottimizzazioni. E’ già avvenuto su Mac con il rilascio di OS X Snow Leopard, sistema operativo che portava poche novità visibili, ma che andava a perfezionare in maniera egregia prestazioni e affidabilità.
Inoltre, Apple lavorerà sicuramente per correggere alcune incoerenze dell’interfaccia grafica tra le varie versioni di iOS, cercando di ottimizzare nomi, icone e grafiche di tutte le app native. E anche nelle app native bisogna fare un lavoro di perfezionamento. Ad esempio, l’app iBooks (futura Books…) mostra ancora animazioni “skeuomorphiche” quando giriamo le pagine di un libro. Altre app Apple non sono state ancora ottimizzate per iPhone X e molte interfacce risultano incoerenti tra di loro.
iOS 12 dovrebbe lavorare anche sull’interfaccia, anche perchè su iPhone X ci sono alcune soluzioni che non sono piaciute agli utenti. Parliamo soprattutto della barra menu poco coerente, visto che mostra informazioni diverse in base alla posizione tra schermata di sblocco, schermata home o Centro di Controllo. Si possono menzionare anche le icone torcia e fotocamera della schermata di sblocco, le uniche due a far funzionare il 3D Touch non come “tasto destro”, ma per aprire le relative app. Tra l’altro, l’iPhone X è l’unico iPhone ad avere un dock arrotondato.
E come non menzionare Siri, che andrebbe migliorato da diversi punti di vista a partire dal riconoscimento preciso dei nostri comandi vocali. Oppure i vari bug grafici che compaiono soprattutto nella schermata di sblocco, con scritte che si sovrappongono alle notifiche push.
A partire da iOS 7, sembra quasi che Apple abbia tralasciato la cura dei dettagli per concentrarsi solo sulle grandi novità da mostrare ad un pubblico affamato. E’ arrivata l’ora di fermarsi e di ottimizzare il tutto. Un anno di pausa che farà bene ad Apple e soprattutto a noi utenti. La decisione di Craig Federighi potrebbe far ritornare Apple alle sue radici, per rendere nuovamente iOS stabile e coerente in ogni singolo dettaglio. Gli utenti hanno scelto Apple perchè tutto “funziona e basta“, non perchè “funziona bene“.